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Pedofilia, nella Sicilia orientale 219 casi di sfruttamento di minori: 6 arresti

Le cifre diffuse dalla polizia postale in vista della Giornata nazionale contro la pedopornografia che si celebrerà domani

Sono stati 219 i casi di reati inerenti allo sfruttamento sessuale dei minori trattati nel 2022 dal Centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale «Sicilia Orientale», che opera nelle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa, i cui agenti hanno arrestato sei persone, indagandone 116.
I dati sono stati resi noti dalla polizia postale «Sicilia Orientale» in vista della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia che si celebrerà domani.
Il Centro ha inoltre monitorato 4.578 siti, scoprendone 2.900 con contenuti illeciti.
Nei primi quattro mesi del 2023 il Centro ha trattato 50 casi, 15 dei quali relativi ad adescamento on-line, ed ha ricevuto 342 segnalazioni, denunciato 36 persone, identificato quattro vittime minorenni e monitorato oltre 2.800 siti, rilevando 520 spazi virtuali con contenuti illeciti.
«La lotta all’abuso sessuale online in danno di minori - dice il dirigente del Centro operativo Marcello La Bella - rimane una delle nostre prioritarie attività. Grazie ad una grande sinergia con la magistratura, le istituzioni scolastiche e le associazioni, in particolare la Meter di don Di Noto, tentiamo di alzare sempre più il livello della prevenzione e del contrasto di tutte le condotte legate a questo crimine aberrante, dall’adescamento alla divulgazione e produzione di materiale pedo-pornografico».
«L’adescamento - sottolinea tra l’altro la polizia postale - si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci nei luoghi della massima sicurezza percepita come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming. Sono le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche quando sconosciuti e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie».

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