Ancora una sparatoria a Catania, è la decima in poco più di un mese. In una di queste, a Nesima, il 30 giugno scorso è morto un uomo. A presentarsi ieri all'ospedale Garibaldi della città etnea con un proiettile conficcato in un gluteo è un 32enne che non ha fornito una spiegazione convincente ai sanitari. L'uomo è stato operato per rimuovere la pallottola e, come da prassi, l'ospedale ha informato le forze dell'ordine che stanno adesso indagando sull'episodio sul quale la procura di Catania ha aperto un fascicolo. La vittima, che risulta essere incensurata, non è in pericolo di vita. Bisognerà adesso stabilire chi e perché ha sparato all'uomo.
Un altro fatto di sangue che si unisce ad una lunga lista di episodi accaduti a Catania nell'ultimo mese e mezzo. Il più recente è avvenuto il 5 luglio scorso al Villaggio Sant'Agata dove un uomo è stato colpito ad una gamba da alcuni colpi di arma da fuoco. Anche in quel caso la vittima è andata autonomamente al pronto soccorso. Pochi giorni prima, il 30 giugno a Nesima, un 27enne albanese venne ucciso mentre si trovava a casa. Insieme a lui c'era anche un giovane italiano che rimase ferito. Nei giorni scorsi per questo attentato è stato fermato su disposizione della procura di Catania, Giovanni Pasqualino Di Benedetto, anche lui 27enne. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a sparare quel giorno in via Cantone. Solo una casualità gli impedì di compiere un duplice omicidio, in quanto la sua pistola si inceppó mentre cercava di colpire il giovane italiano che riuscì così ad avere il tempo di lanciarsi dalla finestra per sfuggire alla morte. Di Benedetto è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza dopo che il gip ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare della custodia in carcere.
Caricamento commenti
Commenta la notizia