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Pupo e l'atterraggio a Catania: "In aereo fermi per 45 minuti, benvenuti in Sicilia"

Il racconto dell'artista sull'attesa per poter sbarcare: "Le valigie prima di noi"

Che l'aeroporto di Catania non stia vivendo dei bei momenti, dopo l'incendio che l'ha colpito qualche settimana fa, è indubbio, e i viaggiatori ne stanno pagando le conseguenze, tra disagi e protesta. Uno di loro, il cantante Pupo, con un concerto in programma ad Augusta, è sbarcato al Fontanarossa e ha passato anche lui momenti non piacevoli.

"Siamo appena atterrati all’aeroporto di Catania ma non ci consentono di scendere dall’aereo. Qui c’è il caos, una cosa mai vista", dice l'artista in un racconto fatto a Dagospia. Ben 45 minuti di attesa, con un caldo infernale, prima di poter scendere dall'aereo.

Alla base un problema, pare, di valigie, che "dovevano scendere prima di noi e sistemate sotto l'aeroplano e noi, passeggeri, dovremo riconoscerle e, di conseguenza, ritirarle. Una cosa mai vista".

Il popolare cantante continua. "Qualcuno comincia ad innervosirsi. La hostess ITA è gentilissima, ma fa fatica a far digerire, in particolare ai tanti turisti stranieri presenti, le conseguenze del disagio (sarebbe meglio dire disastro) che in questo periodo ha colpito lo scalo siciliano di Fontanarossa - continua Pupo -.  Io sto mantenendo la calma e, addirittura, sarei tentato di prendere il microfono di bordo e fare una sorta di anteprima del concerto di stasera, magari cantando ironicamente ‘Su di noi, nemmeno una nuvola Provo ad accennare una nota ma, un signore francese che mi siede accanto mi fulmina con uno sguardo minaccioso ed io mi blocco. Meglio così. Avrei potuto rischiare il linciaggio. Benvenuti in Sicilia. Benvenuti in Italia".

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