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Agenti penitenziari aggrediti nel carcere di Catania

Lo denuncia il sindacato autonomo Sappe: «Tornano ad emergere prepotentemente le condizioni di lavoro ad alto rischio»

Il carcere di Piazza Lanza, a Catania

È stato un venerdì d violenza quello appena trascorso nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Lo denuncia il sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe.

«Ancora violenza nel carcere di Catania Piazza Lanza - dice il consigliere nazionale della Sicilia Francesco Pennisi - e tornano ad emergere prepotentemente le condizioni di lavoro ad alto rischio per la polizia penitenziaria del carcere etneo. Venerdì pomeriggio, verso le 15, un detenuto di origini nigeriane con ben note problematiche psichiatriche, al rientro in carcere dalla struttura sanitaria dove aveva effettuato la dialisi settimanale, durante la prevista ed ordinaria perquisizione, senza alcun motivo si scagliava contro il sovrintendente di polizia penitenziaria addetto alla sorveglianza generale, colpendolo con una testata e pugni all’addome. I poliziotti presenti sono intervenuti prontamente per bloccare il detenuto, che risulta aver commesso numerosi analoghi episodi di violenza a danno del personale. Il sovrintendente è stato accompagnato presso l’ospedale cittadino dove è stato sottoposto alle cure del caso e dimesso con prognosi di sette giorni».
«Nella colluttazione - aggiunge - un altro collega della scorta ha riportato lievi contusioni».

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