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Mobilitazione a Catania dopo la morte di Adorno, mozione in Consiglio e petizione degli studenti per un semaforo

La diciottenne è stata investita vicino alla cittadella universitaria: «Lì le strisce pedonali non bastano, lo sappiamo da tempo», dicono i ragazzi

Chiara Adorno

Mobilitazione a Catania dopo la morte di Chiara Adorno, la diciottenne di Solarino investita martedì sera sulle strisce pedonali sulla circonvallazione della città etnea. Da un lato c'è l'ordine del giorno approvato in consiglio comunale, dall'altro la petizione per l'installazione di un semaforo in via Doria.

Le mozioni in consiglio comunale

Il consiglio comunale di Catania ha approvato un ordine del giorno e tre mozioni a firma di diversi consiglieri. L’ordine del giorno approvato dall’Aula, all’unanimità dei 30 presenti, è quello sulle «Azioni di sicurezza per la città di Catania» presentato dal gruppo Mpa, primo firmatario Angelo Scuderi, con il quale si chiede all’amministrazione comunale di intensificare l’impegno a favore della sicurezza in città, anche sottolineando la necessità di incrementare l’organico della polizia municipale.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Cgil, secondo cui «appare già chiaro che in ballo ci sia la scarsa sicurezza nell’attraversamento di quella porzione di arteria comunale frequentata soprattutto da studenti della Cittadella universitaria».

«C'è poi, ad aree alternate e nell’intera circonvallazione - aggiunge il sindacato in una nota - un drammatico problema di scarsa illuminazione che può ingannare anche i guidatori più prudenti. Per questo il sindacato catanese segnala all’amministrazione comunale l’esigenza di aprire un capitolo nuovo legato alla sicurezza nelle strade».

Minuto di silenzio

Per Chiara Adorno il consiglio comunale ha anche osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio della seduta di ieri sera.
Sul drammatico incidente stradale, si legge in una nota del Comune, sono intervenuti molti consiglieri, compreso il presidente Sebastiano Anastasi, e il sindaco Enrico Trantino, sottolineando «la necessità di agire con nuove iniziative per prevenire e contrastare la "criminale" inosservanza delle più elementari regole del codice della strada».

La petizione degli studenti

Sono già quasi sedicimila le firme raccolte da Matteo Meli, studente universitario catanese, sulla piattaforma Change.Org per chiedere l’installazione di un semaforo pedonale o di un sovrapassaggio di fronte alla cittadella universitaria. La petizione è stata lanciata dopo la morte di Chiara Adorno, la diciottenne di Solarino investita martedì sera sulle strisce pedonali sulla circonvallazione della città etnea.

«Chiara, una studentessa della facoltà di Scienze Biologiche, è stata travolta e uccisa mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in viale Andrea Doria - si legge sulla pagina della petizione che continua a raccogliere adesioni -. Quelle stesse strisce che noi, studenti della cittadella universitaria, attraversiamo ogni giorno per arrivare a lezione e tornare a casa. A Catania, e in generale in Italia, è tradizione agire dopo i disastri, e non prima, per prevenire. Qualche anno fa sono state realizzate delle strisce pedonali in quel punto, precisamente di fronte all’entrata, per attraversare una strada a scorrimento che era già stata luogo di numerosi incidenti, ma qual è l’utilità se non c’è un semaforo pedonale?».

Poi precisa: «La realizzazione di un sovrapassaggio, o perlomeno di un semaforo pedonale, serve a tutelare tutti i ragazzi che rischiano la vita ogni giorno attraversando delle strisce pedonali mortali, gli stessi ragazzi che vengono elogiati dal comune di Catania che li definisce il futuro, ma che poi non li tutela in alcun modo e realizza opere scadenti e sbrigative. Pretendiamo un intervento immediato, e facciamo sì che questo disastro abbia almeno uno scopo». Intanto, domani (sabato 11 novembre), sarà eseguita l'autopsia sul corpo della diciottenne. L'esame sarà effettuato subito dopo il conferimento dell’incarico a Cristoforo Pomara come perito della Procura. Come atto dovuto sono stati iscritti sul registro degli indagati, per omicidio stradale, i giovani che erano alla guida di una Fiat Punto e di uno scooter Honda, che hanno travolto la ragazza.

I due mezzi e i cellulari dei due indagati sono stati sequestrati e si stanno acquisendo filmati di sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’incidente, La salma dovrebbe essere restituita ai familiari domani stesso, a conclusione dell’esame medico legale, che sarà eseguito come incidente probatorio, al quale possono partecipare i consulenti di parte nominato dai legali dei due indagati e della famiglia di Chiara Adorno, assistita dal professore Giovanni Grasso.

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