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Si invaghisce di una donna, ma lei non lo vuole: per ripicca la diffama con tutti i suoi amici

La polizia, su richiesta della procura, ha sottoposto il cinquantenne della provincia di Catania alla misura cautelare dell’obbligo di residenza

La Polizia di Stato di Catania, coordinata dalla Procura Distrettuale etnea, ha svolto un' operazione contro la pedo pornografia online condotta dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, 22 ottobre 2022. Sono 24 gli indagati per i reati di detenzione di materiale pornografico minorile nei confronti dei quali l'Autorità Giudiziaria ha disposto perquisizioni personali ed informatiche che hanno interessato le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Nel corso delle indagini sono state sequestrate diverse migliaia di file audio e video. NPK ANSA / Ufficio stampa Polizia di Stato +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Atti persecutori, aggravati dall’utilizzo degli strumenti telematici, e diffamazione nei confronti di una donna di cui si era invaghito, non ricambiato. Con queste accuse un cinquantenne della provincia di Catania è stato sottoposto dalla polizia, su richiesta della procura, alla misura cautelare dell’obbligo di residenza.

È stata la vittima a denunciarlo al Centro operativo Sicurezza cibernetica della polizia postale di Catania, riferendo degli innumerevoli messaggi, dei reiterati appostamenti e pedinamenti nonché delle gravi diffamazioni che sarebbero stati compiuti dall’indagato. L’uomo, infatti, avrebbe schernito ripetutamente l’aspetto fisico della vittima, l’avrebbe denigrata, attribuendole molteplici relazioni con uomini e, in particolare, l’avrebbe accusata in modo ossessivo di una relazione con un suo conoscente, inviando messaggi da svariate utenze telefoniche, intestate fittiziamente a terzi, a tantissimi conoscenti e amici della donna. Inoltre, al fine di smascherare le presunte relazioni, l’avrebbe pedinata frequentemente, riprendendola e minacciando di divulgare foto e video che la ritraevano: «Occhio ai movimenti che fate perché avete le telecamere puntate tipo “grande fratello”», «Ieri ho fatto il video, questi video fanno il giro di Catania», «Carini tutti e due i piccioncini sullo scooter» e tanti altri messaggi con offese gravi e ripetute. Comportamenti che hanno causato nella vittima uno stato di ansia e paura, costringendola negli ultimi tempi a non uscire più con gli amici.

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