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Etna, continua l'attività stromboliana dal cratere sud-est

L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Nuova attività parossistica dalla notte scorsa sull'Etna, la 17esima dal 16 febbraio scorso, con fontana di lava ed emissione di cenere dal cratere di sud-est. Cratere e colata lavica vista da Trecastagni, in provincia di Catania, centro alle pendici dell'Etna. ANSA/Orietta Scardino

Continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell’Etna che ha carattere variabile sia in intensità sia in frequenza delle singole esplosioni e produce delle modeste emissioni di cenere che, secondo il modello previsionale, si disperdono rapidamente in direzione Est-Sud-Est e comunque in prossimità dell’area sommitale. E’ quanto emerge dalle osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania.

L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra i valori medi ed elevati e sorgenti localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. Per quanto riguarda l’attività infrasonica, la presenza di vento di forte intensità non ha consentito all’Ingv di effettuare una stima affidabile del tasso di accadimento degli eventi infrasonici e della loro localizzazione.

Tuttavia dalla visualizzazione dei sismogrammi, laddove è stato possibile effettuare una valutazione, le sorgenti risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. Dall’analisi dei segnali clinometrici, non si evincono deformazioni del suolo significative.

Il bollettino di allerta del volo emesso dall’osservatorio, il Vona, resta di colore ‘Orange. L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

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