Momenti di paura nel quartiere Cibali di Catania, dove ieri pomeriggio (27 gennaio) una bombola di gas è esplosa all’interno di un’abitazione. Salvi per miracolo un uomo di 38 anni ed i suoi figli presenti al momento dell’esplosione nell’appartamento, sito al piano terra di un palazzo di via Maltese.
Secondo quanto è stato ricostruito i carabinieri stavano restituendo al proprietario la sua Ford Ka, rubata qualche giorno fa e ritrovata dai militari durante la loro attività di controllo del territorio. Mentre si stavano concludendo le ultime formalità burocratiche, l’attenzione dei carabinieri è stata improvvisamente attirata da un boato proveniente dall’appartamento poco distante.
Il fragore della deflagrazione ha fatto temere il peggio ai due militari, che hanno raggiunto immediatamente via Maltese. Davanti ai loro occhi, una scena assolutamente allarmante: detriti finiti strada, finestre divelte e un folto gruppo di persone in preda al panico.
Immediato l’intervento dei carabinieri, che subito dopo aver appreso dai passanti che in quella casa, sicuramente abitata, era appena esplosa una bombola del gas, senza esitare, si sono diretti verso l’appartamento. Abbattuta una porta, una volta all’interno hanno trovato, riverso sul pavimento del soggiorno, un uomo in evidente stato di shock e con gli abiti lacerati dalle fiamme.
Due in quel momento sono state le priorità dei militari, che si sono divisi per mettere in sicurezza l’area, evitando che la situazione di pericolo potesse degenerare, e soccorrere il malcapitato.
In questo modo, mentre uno dei carabinieri ha staccato la corrente elettrica e chiuso la valvola di alimentazione di una bombola all’interno di una stufa a gas, posta nell’attigua lavanderia, scongiurando il pericolo di una ulteriore deflagrazione. L’altro militare, con estrema cautela, ha sostenuto il ferito, che lavora in un’attività commerciale, aiutandolo a rimettersi in piedi e a uscire all’esterno.
Prima di lasciare l’abitazione, l’equipaggio ha comunque effettuato un sopralluogo nelle altre camere, operazione che ha permesso di scoprire che oltre al malcapitato, in casa c’erano anche i suoi 3 figli minori che, fortunatamente, sono rimasti miracolosamente illesi in quanto, al momento della deflagrazione, si trovavano in un’altra camera.
L’uomo e i suoi 3 bambini sono stati subito visitati dai medici del 118 delle ambulanze fatte affluire sul posto, i quali hanno subito accertato come i bambini non avessero subito alcun tipo di lesione. Il padre invece, avendo riportato gravi ustioni su tutto il corpo, è stato trasportato con urgenza presso il Trauma Center dell'ospedale Cannizzaro, dove è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione, per ustioni di 2° e 3° grado su circa il 60% del corpo.
Sul posto sono stati fatti affluire altresì i vigili del fuoco di Catania, che oltre a contribuire alla messa in sicurezza dell’area interessata, hanno verificato lo stato di integrità dell’intero edificio, che aveva subito solo dei lievi danni infrastrutturali.
Dalla ricostruzione dei fatti, si è quindi compreso che la deflagrazione sarebbe avvenuta a causa di una scintilla che ha innescato la miscela, estremamente detonante, di aria e gas, in questo caso Gpl, fuoriuscito dalla bombola della stufa che si trovava nella veranda. L’uomo, quindi, è stato violentemente travolto dai detriti e dalla intensa fiammata causata dall’esplosione, tuttavia, benché gravemente ustionato è riuscito a trascinarsi sino al soggiorno dell’appartamento, luogo in cui è stato trovato e soccorso dai carabinieri. La potenza dirompente della detonazione ha, altresì, mandato in frantumi parte della casa e divelto gli infissi distruggendo tutte le vetrate.
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