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Stalle abusive a Catania, sequestrati un cavallo e un pony

I due box erano stati realizzati al Villaggio Dusmet, una donna si è scagliata contro i carabinieri minacciandoli e colpendo le loro auto

Un cavallo e un pony sono stati sequestrati a Catania da carabinieri della compagnia di piazza Dante nell’ambito di controlli su stalle abusive nel rione Villaggio Dusmet. Erano in due box realizzati, illegalmente, in un manufatto grezzo di circa 40 metri quadrati realizzato con blocchetti di cemento. Il cavallo adulto, chiamato Cirasa, e il pony, Van Nisterlooij, sono stati sequestrati e, dopo essere stati visitati da veterinari dell’Asp, sono stati affidati a un maneggio. Il titolare della struttura, un uomo di 57 anno, è stato denunciato per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. L’uomo è stato anche sanzionato amministrativamente per mancanza delle autorizzazioni, mancata identificazione degli equidi e per aver introdotto nella stalla animali non in regola con il controllo dell’anemia infettiva.

Mentre i carabinieri stavano per trasferire i due animali, una familiare del 57enne, nel tentativo di impedirne il sequestro, si è messa davanti la porta di accesso della struttura, trascinando con sé un nipote disabile in carrozzina insultando i militari dell’Arma: «Vi maledico. Vi deve venire il figlio disabile; cornuti, bastardi». A convincerla a desistere dall’iniziativa sono stati gli stessi carabinieri, ma la donna, prima di tornare a casa, ha colpito con dei calci l’autovettura di servizio. Per questo è stata deferita in stato di libertà per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per danneggiamento.

Nell’ultimo anno i carabinieri del comando provinciale di Catania, nel loro impegno proteso alla tutela dei diritti degli animali e al contrasto dei reati che gravitano attorno al mondo delle corse clandestine, hanno denunciato 65 persone, emesso sanzioni per oltre 100mila euro e salvato dai maltrattamenti 19 cavalli, colpendo in tal modo anche il vorticoso giro di soldi delle scommesse clandestine, che è un business per le organizzazioni criminali catanesi.

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