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Picchiato per un debito di droga, due arrestati a Catania

Gli avrebbero messo a soqquadro la casa e, non trovando il denaro, l’avrebbero trascinato a forza fuori da un edificio, togliendogli anche il cellulare

Il carcere di Piazza Lanza, a Catania

Avrebbero minacciato di morte e preso a pugni in volto un giovane per farsi saldare un debito di 3.000 euro contratto nell’ambito degli stupefacenti, gli avrebbero messo a soqquadro la casa e, non trovando il denaro, l’avrebbero trascinato a forza fuori da un edificio, togliendogli anche il cellulare. È quanto la Procura di Catania contesta ad un 38enne e a un 33enne, che sono stati arrestati a Catania dalla polizia.

Gli agenti hanno eseguito nei loro confronti una misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Catania per tentata estorsione aggravata dall’aver commesso il fatto in più persone riunite e all’interno di un’abitazione. I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria. I fatti risalgono alla notte del 28 gennaio scorso.

Le indagini sono partite da una segnalazione al 112 Nue giunta intorno alle 3.30 del mattino. La polizia ha ricostruito l’accaduto incrociando dichiarazioni di testimoni e immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. La vittima sarebbe rientrata a casa accompagnata da due uomini dal fare minaccioso. Uno di loro, indicato come Marco, insieme al suo complice, avrebbe esercitato violenza e minacce di morte nei confronti del giovane, esigendo la restituzione del denaro e la resistenza dell'altro avrebbe scatenato una escalation di violenze.

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