Nonostante fosse ai domiciliari, invalido e su una sedia a rotelle, un uomo di 53 anni avrebbe continuato a vessare l’ex compagna 58enne alla quale gli era stato vietato di avvicinarsi dopo che la donna nel 2022 l’aveva denunciato per maltrattamenti. L’avrebbe minacciata e poi l’avrebbe mandata in ospedale con traumi vari e due costole rotte. Per questo motivo la Procura ha chiesto e ottenuto dal giudice monocratico del Tribunale di Catania l’emissione nei suoi confronti di una misura della custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Pedara.
L’uomo, che deve scontare un residuo di pena di oltre quindici anni di reclusione per reati contro la persona, il patrimonio e l’ordine pubblico, era altresì sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla donna. Nonostante questo, avrebbe continuato a vessare la donna scrivendole messaggi minacciosi: «Ti verrò ad ammazzare... non ti finirà bene, ti darò fuoco; io sono quello che quando voglio do la vita e quando voglio la tolgo... ti brucerò viva con la benzina, questa morte meriti».
Al culmine di una lite, la donna, raggiunta in casa sua dall’uomo, che si spostava per le vie cittadine a bordo del proprio veicolo elettrico, sarebbe stata violentemente percossa riportando un trauma cranico e facciale con edema del volto, un trauma all’emitorace e all’addome , due costole rotte. La vittima fu giudicata guaribile in 21 giorni. Tale comportamento ha determinato l’aggravamento delle esigenze cautelari a carico del 53enne, che è stato rinchiuso nella sezione speciale della casa circondariale di Messina.
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