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Biancavilla, arrestato pusher: ha in casa le telecamere e per sorprenderlo i carabinieri aspettano che esca

A casa sua trovati soldi e marijuana: la droga era nascosta, a scovarla sono stati i cani

Prima di fare irruzione nell’appartamento del pusher, a Biancavilla, i carabinieri si sono più volte appostati, in modalità chiamata «discreta», in una via limitrofa, constatando un continuo viavai di giovani, che in poco tempo entravano e uscivano in modo sospetto dal portone di accesso del condominio. È nata così l’ennesima azione di contrasto inferta al fenomeno del traffico di droga, principale canale d’approvvigionamento della criminalità organizzata, sottolineano i carabinieri. L’indagine è stata effettuata dai carabinieri della stazione di Biancavilla, che hanno arrestato un pregiudicato di 30 anni, che dovrà rispondere delle accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante il blitz, i carabinieri si sono avvalsi del supporto specialistico dei colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi e di quelli dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia. Mentre una prima aliquota di militari si è occupata di cinturare e mettere in sicurezza l’area attorno all’abitazione dell’uomo, al fine di impedirne l’eventuale fuga, un secondo team si è invece appostato nelle vicinanze, in attesa che il sospettato uscisse, l’unico momento propizio per passare all’azione, poiché il pusher aveva installato due telecamere all’ingresso di casa. La cosiddetta «bussata» gli avrebbe pertanto consentito di accorgersi dell’imminente irruzione, rendendogli agevole disfarsi della droga.
L’attesa dei carabinieri è terminata alle 5 del mattino, quando l’uomo, uscito di casa, è stato in un attimo circondato dagli investigatori, che lo hanno fermato e ricondotto all’interno dell’appartamento, per procedere alla perquisizione.

In quei momenti, il sospettato , senza dubbio per tentare di sviarli, ha condotto i carabinieri in una cameretta e, dopo aver prelevato da un cassetto due dosi di marijuana del peso di 2 grammi, avvolte in carta stagnola, le ha spontaneamente consegnate loro, asserendo che non aveva nient’altro. I militari hanno comunque deciso di continuare le ricerche, iniziando dal perquisire proprio quella cameretta, dove in un secondo cassetto, hanno trovato 690 euro in banconote. Spostatisi nella camera da letto dell’uomo, i carabinieri hanno poi recuperato un cofanetto che conteneva altri 135 euro. Nel frattempo, nel giardino sul retro dell’abitazione, si sono messi all’opera i cani antidroga, che hanno setacciato una stalla e un rudere. Se nella stalla è stato rinvenuto soltanto un rotolo di carta stagnola, nel rudere, invece, nascoste nell’intercapedine di mattoni che funge da camera d’aria, erano nascoste 21 dosi di marijuana del peso di circa 40 grammi, oltre ad un bilancino di precisione. L’infallibile fiuto dei cani antidroga ha poi condotto i militari fino al muro a secco che recintava la proprietà, dove, scavando tra le pietre, è venuta fuori una busta sigillata termicamente, con all’interno altri 100 grammi di marijuana.

Infine, nell’andare via dallo stabile, i cani hanno fiutato tracce di droga anche nella busta dell’immondizia che era stata lasciata davanti all’ingresso. Aprendola, i carabinieri hanno trovato anche là residui di marijuana. La droga trovata, complessivamente quasi un etto e mezzo, e gli 825 euro sono stati sequestrati, mentre il pusher è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto.

 

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