Hanno fatto bisboccia, eccedendo con il vino, due ramacchesi di 31 e 34 anni, entrambi noti ai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Palagonia soprattutto per reati contro il patrimonio. I carabinieri li hanno arrestati in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale.
Intorno alle 22.30 un passante aveva avvertito il numero unico di emergenza 112 della loro presenza a bordo di un'autovettura coinvolta in un incidente stradale, in via Palermo. Non c'erano altre auto coinvolte nell'incidente. All’arrivo della gazzella, per prestare i primi soccorsi, i giovani però non si sono mostrati rincuorati, anzi hanno subito cominciato ad inveire pesantemente contro i militari, che, intuito il loro stato di alterazione psicofisica, verosimilmente dovuta ad uno stato di ubriachezza, hanno soprasseduto, invitando, però, il guidatore, trentunenne, a sottoporsi al test dell’etilometro.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto per la mancata collaborazione del giovane a sottoporsi alla prova, i due scalmanati, continuando a inveire e anche spintonando i militari, sono risaliti a bordo della loro auto, nonostante avesse le ruote danneggiate a causa dell’incidente, adoperandosi quindi per metterla in moto e tentare di fuggire. Il loro tentativo, però, è stato subito sventato dai militari, che li hanno fermati, estraendo le chiavi dal blocchetto d’accensione del veicolo.
I due uomini sono stati arrestati, il giudice poi ha disposti gli arresti domiciliari per l’autista che si era rifiutato di sottoporsi all'accertamento con etilometro.
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