«Risale esattamente a un anno fa, il 16 luglio 2023, l’incendio all’aeroporto di Catania, a causa del quale migliaia di passeggeri in vacanza subirono disservizi e danni. Sin dalle prime ore furono promessi rimborsi e risarcimenti che purtroppo ad oggi risultano non pervenuti». È quanto afferma in una nota Confconsumatori, osservando come «si rende sempre più necessaria una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze a cui moltissimi passeggeri non hanno potuto accedere anche per i tempi ristretti (solo 28 giorni) per la presentazione».
Per l’associazione «si pone anche la questione di aumentare la dotazione iniziale di 15 milioni di euro che potrebbero non essere più sufficienti perché il fondo è andato a coprire i danni subiti non solo dai viaggiatori ma anche dalle imprese, turistiche e non».
Secondo Confconsumatori, inoltre «le compagnie aeree avevano l’obbligo di riproteggere i passeggeri con altro volo in caso di cancellazione (o rimborsare il prezzo del biglietto pagato) e di prestare l’assistenza sia per le cancellazioni che per i ritardi. Se le compagnie non hanno provveduto, dovranno rimborsare ai passeggeri i costi sostenuti».
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