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Giallo sulla donna trovata impiccata a Fondachello: dopo la lite la sera prima il compagno aveva lasciato la villetta

È prevista per stamattina (26 luglio) alle 8.30, nella morgue del policlinico di Catania, su disposizione della Procura, l’autopsia sulla salma della donna trovata impiccata due giorni fa nel bagno della casa di villeggiatura, in via Spiaggia Fondachello, che aveva preso in affitto con il compagno e dove abitava assieme ai due figli.

Ieri mattina è stato dato l’incarico ufficiale al medico legale Cristoforo Pomara da parte del procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Fabio Regolo. Intanto il compagno della donna, un quarantenne residente a San Giovanni Galermo, a lungo ascoltato dai carabinieri della compagnia di Giarre nelle ore immediatamente successive alla scoperta del corpo, da parte sua, in considerazione del fatto di non essere indagato, ma in qualità di parte offesa, ha deciso di nominare come perito di parte Raffaele Benanti, mediante il suo legale di fiducia, l'avvocato Francesco Marchese.

L’esame autoptico potrebbe dare delle risposte chiare e definitive alle tante domande e ai dubbi degli inquirenti che non considerano ancora chiuso il caso. La donna la sera prima del ritrovamento del corpo aveva avuto una lite con l’uomo, che aveva lasciato l’abitazione ed è stato sentito ieri per diverse ore come testimone nella caserma dei carabinieri. La coppia ha due figli. La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio.

nella foto il residence dove è stata trovata morta la donna

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