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Protesta nel carcere di Caltagirone, detenuti sui tetti

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe il decesso di un uomo in cella

Il carcere di Caltagirone

«Da quanto apprendiamo, ancora in maniera disarticolata e sommaria, da stamattina si registrano disordini presso la casa circondariale di Caltagirone, alcuni detenuti sarebbero saliti anche sul tetto dell’edificio. Per fronteggiare la situazione, sono stati richiamati gli agenti liberi dal servizio e ulteriori rinforzi sono in arrivo da altre sedi della Sicilia. Il penitenziario è presidiato all’esterno anche dalle altre forze dell’ordine. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe il decesso di un detenuto avvenuto ieri sera (25 luglio, ndr), pare, per cause naturali». Lo dice Gennarino De Fazio, Segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria.

«La situazione è esplosiva - dice De Fazio - 59 suicidi fra i detenuti, 6 fra la polizia penitenziaria, 14.500 reclusi in più rispetto ai posti disponibili - checché ne dica il Sottosegretario Andrea Ostellari -, voragini negli organici del personale, carenze sanitarie, strutturali, infrastrutturali e amministrative. Alla Polizia penitenziaria non si può continuare a chiedere d’imporre il rispetto delle leggi dello Stato da quello stesso Stato che continuamente le calpesta e le oltraggia sia nei confronti dei reclusi sia a danno dei suoi stessi servitori. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, anche dopo le parole, reiterate, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, se c’è, batta un colpo».

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