A Giarre, in via San Matteo, a due passi dall’uscita del casello autostradale, è rivolta dei residenti, stanchi delle continue interruzioni di corrente, dovute ad un malfunzionamento di una cabina dell’Enel, che in ben quattro anni ha provocato notevoli danni materiali e psicologici. Stanchi di non essere ascoltati dall’Enel, hanno chiamato i carabinieri e occupato lo spazio antistante la cabina.
«Vogliamo essere messi in grado di vivere serenamente. È da quattro anni che lottiamo per avere giustizia. L’Enel non ha mai provveduto al potenziamento della cabina, che serve oltre al nostro stabile, un grande centro commerciale di auto e anche un grosso supermercato e che va continuamente in tilt. La corrente è arrivata a mancare persino per ben 72 ore - spiegano i residenti - siamo davvero esasperati. Gli allarmi delle case suonano inutilmente, le autoclavi non funzionano per mancanza di energia e più volte siamo stati costretti a comprare nuovi elettrodomestici, come lavatrici e frigoriferi perché danneggiati, compresa la spesa. La cabina è andata perfino a fuoco. L’incendio ha provocato danni al nostro stabile. Abbiamo sporto denuncia e attendiamo che il tribunale si pronunci su questa incredibile storia da terzo mondo. Non solo, il supermercato per salvaguardare la merce, ha installato un gruppo elettrogeno di un grosso camion che per 24 ore fa un rumore che ci provoca disagi indescrivibili. Non possiamo dormire, né riposare. Siamo allo stremo. Vogliamo che questo problema dell’inquinamento acustico e ambientale si risolva, visto che abbiamo già fatto una denuncia già due anni fa. Basta. Siamo pronti a incatenarci qui».
Dopo l'intervento dei carabinieri, è intervenuta l’Enel, che ha fatto in modo di ripristinare momentaneamente la corrente. Le parti interessate, grazie alla mediazione dei militari, hanno deciso di adire le vie legali fino a quando non sarà risolto il problema.
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