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Fischi alla processione a Paternò di stranieri ubriachi, il corteo rientra prima

Fischi alla processione a Paternò

Momenti di tensione si sono registrati, il 1 gennaio scorso a Paternò, nel Catanese, durante la fase finale della celebrazione religiosa con il simulacro di Gesù bambino in giro per le vie cittadine. Quando il corteo si è fermato in piazza Indipendenza, in centro città, per i fuochi d’artificio sono partiti cori, applausi ma soprattutto fischi da parte di alcuni stranieri, circa una dozzina sembra tutti ubriachi, e la processione è rientrata anzitempo in chiesa.

Sul caso è intervenuto il deputato nazionale Francesco Ciancitto: «Bisogna intervenire con azioni mirate - ha affermato l’esponente di FdI - sarebbe utile attivare la zona rossa, come accade in altre città in Italia, a tutela dei cittadini». Il sindaco Nino Naso annuncia che saranno «valutate le azioni da mettere in atto per eliminare le situazioni di pericolo».

Rhida Khemiri, punto di riferimento per la comunità islamica a Paternò, parlando con La Sicilia, ha definito «inaccettabile l’accaduto». «Noi - ha aggiunto - rispettiamo tutte le religioni e vogliamo ringraziare i paternesi che da sempre accolgono con grande slancio gli stranieri, dandoci tutto il loro supporto. Non vogliamo che l’azione di pochissime persone possa fermare il cammino verso l’integrazione che da anni stiamo percorrendo. Chi è ostile verso la comunità che ci ospita non è qui benvenuto».

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