
L’Arancia Rossa di Sicilia Igp, eccellenza del Made in Italy, è uno dei marchi alimentari nel mirino della contraffazione: lo confermano i controlli dei carabinieri, che a Palagonia, nel Catanese, hanno sequestrato oltre novecento cassette in cartone e decine di bobine di etichette, tutte riportanti i loghi e diciture riconducibili alla filiera e denunciato tre persone per i reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e frode in commercio aggravata, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
I controlli si sono concentrati su un’azienda agrumaria con sede nella contrada Vanghella di Palagonia: la ditta non risultava iscritta al circuito del prodotto certificato e non era quindi autorizzata a utilizzare tali marchi, e dunque traeva in inganno i consumatori sull'origine e sulla qualità della merce.
I tre rappresentanti legali della società denunciati sono un uomo di 35 anni residente a Palagonia, una donna di 34 anni residente a Roma e un’altra donna di 62 anni, anche lei residente a Palagonia.
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