Catania, Stm annuncia 206 esuberi. I sindacati: «Serve un fronte unito anche con la Regione»
Forte preoccupazione per l’annuncio di 206 esuberi da parte della ST Microelectronics nello stabilimento di Catania, nel corso del tavolo interministeriale convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un annuncio «grave e inaccettabile che colpisce direttamente il futuro occupazionale di centinaia di famiglie e rischia di compromettere il ruolo strategico del polo catanese nell’industria dei semiconduttori», afferma Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale della Cisal Catania. «E' assurdo - aggiunge - apprendere una notizia di questa portata in un contesto in cui la Regione siciliana ha stanziato ben 300 milioni di euro di cofinanziamento pubblico senza avere ottenuto in cambio garanzie chiare sulla salvaguardia dell’occupazione. L’assenza fisica dei massimi rappresentanti della Regione al tavolo romano è un segnale allarmante di disinteresse». Nel verbale della riunione di ieri, Stm ha ribadito la centralità strategica dei siti di Agrate e Catania, annunciando anche l’avvio, nel capoluogo etneo, di attività di ricerca sul nitruro di gallio. Tuttavia, ha confermato che la nuova fase produttiva sarà caratterizzata da un alto livello di automazione, con possibili ricadute sulla configurazione dell’organico. Il tavolo nazionale tornerà a riunirsi il prossimo 12 settembre. «Ci sono state date delle rassicurazioni ancora una volta troppo generiche e per giunta alla Regione Siciliana non interessa neppure. La Regione Lombardia è stata presente con i propri vertici istituzionali, Palazzo d’Orleans ha invece mandato il Dirigente Generale del Dipartimento delle Attività Produttive, intervenuto da un’auto e per di più con problemi di connessione. E’ un segnale evidente - per la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Lidia Adorno - della scarsa attenzione che Schifani e il suo Governo pongono verso il destino industriale e occupazionale della nostra regione e nei confronti dei rapporti con la St Microelectronics. E’ gravissimo che il presidente Schifani, l’assessore Tamajo e l’assessore Dagnino fossero assenti ad una riunione tanto delicata. Come ha potuto la Regione siciliana deliberare un cofinanziamento da 300 milioni di euro a Stm senza pretendere un piano industriale dettagliato e senza vincolare queste risorse pubbliche alla tutela dei posti di lavoro?».