Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'Imam di Catania: da Flotilla il richiamo a una coscienza internazionale

«Il popolo palestinese vive da oltre settant'anni una condizione di privazione dei diritti fondamentali. La striscia di Gaza, in particolare, è oggi uno dei luoghi più dolorosi del nostro tempo. In questo scenario il concetto di sumud, ovvero la fermezza e la resilienza, non è soltanto una parola ma la testimonianza viva di un popolo che, nonostante tutto, continua ad affermare il proprio diritto all’esistenza e alla dignità». Lo afferma il presidente della Comunità islamica in Sicilia e Imam di Catania, Abdelhafid Kheit.

«La partenza della Sumud Flotilla, diretta a Gaza per rompere simbolicamente l’assedio e portare solidarietà - aggiunge - è un atto che va ben oltre il trasporto di aiuti: rappresenta un richiamo alla coscienza internazionale. È un gesto che chiede al mondo di non voltarsi dall’altra parte. Il mio appello è rivolto in particolare ai giornalisti, che hanno il compito essenziale di raccontare la verità. Chiediamo loro di dare spazio a questa vicenda, di andare oltre la cronaca superficiale e di restituire umanità ai numeri e alle statistiche».

«La Flotilla - evidenzia il presidente dell’Ucoii siciliana - è un’iniziativa completamente apartitica: non è legata a nessun partito politico né promuove alcuna agenda partitica. È la voce di uomini e donne liberi».

Per Abdelhafid Kheit «raccontare Gaza significa raccontare non solo sofferenza, ma anche resilienza. La responsabilità di chi informa è decisiva: mantenere viva l’attenzione è già un atto di solidarietà. A ciò si aggiunge il ruolo fondamentale delle comunità religiose, chiamate a costruire pace e dialogo, e la forza della preghiera. Ognuno di noi ha una responsabilità. Non restiamo indifferenti».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia