Si è dimesso il direttore sanitario dell'Asp di Catania, è indagato per abusi sessuali
Si è dimesso da direttore sanitario dell’Asp di Catania, per motivi personali, Giuseppe Reina, 63 anni, che era stato sospeso dall’incarico perché indagato per violenza sessuale. La notizia è confermata dall’Asp che ne ha «preso atto». Secondo l’accusa, Reina, quando era primario di un reparto nell’ospedale di Paternò, avrebbe tenuto «comportamenti espliciti finalizzati a ottenere prestazioni sessuali da personale femminile della struttura» forte del suo ruolo gerarchico, anche «durante i turni di lavoro». Il gip ha ravvisato gravi indizi per uno solo dei diversi casi contestati dalla Procura, quello ai danni di una collega medico chirurgo che «avrebbe costretto a subire atti sessuali». Ieri (15 settembre) sentito dal gip Fabio Di Giacomo Barbagallo per l’interrogatorio di garanzia, alla presenza del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, Reina, secondo i suoi difensori - gli avvocati Enzo Mellia, Rosario Pennisi e Orazio Consolo - ha «risposto tutte le domande con coerenza». I legali hanno parlato anche di «una genesi anomala nell’inchiesta». La Procura aveva chiesto al gip di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, ma il giudice ha ritenuto sufficiente un’interdittiva della durata di 12 mesi. La procura però insiste e, con l’aggiunto Sebastiano Ardita che coordina l’area fasce deboli, ha già depositato appello al Tribunale della Libertà contro la decisione del gip.