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Disordini al Cpr di Milo: due tunisini arrestati per violenza contro la polizia

L'hotspot di Lampedusa dove stanno arrivando le salme del naufragio avvenuto oggi quando un barchino carico di migranti si è ribaltato nelle acque al largo dell'isola, 13 agosto 2025. ANSA ++ NPK ++

Sono stati arrestati dalla polizia per violenza e minaccia a pubblici ufficiali due tunisini di 22 e 33 anni, ospiti del Centro di permanenza e rimpatrio di Milo. I due, ritenuti protagonisti di alcuni disordini nella struttura la sera dell’8 settembre scorso, sono stati identificati attraverso le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno. Avrebbero lanciato bottiglie piene di liquido contro gli agenti intervenuti per sedare i disordini.

Nei loro confronti è stato operato l’arresto in flagranza differita, esteso di recente anche ai delitti commessi all’interno del Cpr. I due tunisini arrestati sono stati condotti in carcere e, in seguito, scarcerati e sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Trapani. Per uno dei due, la misura è stata infine revocata; il tunisino, dimesso dal Cpr di Caltanissetta, dove era stato nel frattempo trasferito, si è poi reso irreperibile. Nel corso dei disordini dell’8 settembre vennero danneggiati con una spranga di ferro di oltre un metro finestre e pareti della struttura e dato fuoco a materassi e rifiuti. La squadra mobile ha denunciato in stato di libertà un algerino, un tunisino e un egiziano per danneggiamento aggravato.

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