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Mariano Rigillo è Re Lear allo Stabile di Catania

CATANIA. Cinquant'anni di teatro shakesperiano per Mariano Rigillo, che ora si confronta con «Re
Lear» al debutto domani allo Stabile di Catania (fino al 17).

Una co-produzione tra l'istituzione etnea e il Mercadante di Napoli, dove lo spettacolo sarà in scena dal 20 aprile all'1 maggio, per la regia di Giuseppe Dipasquale che si avvale della traduzione di Masolino d'Amico. Nel quarto centenario della morte di Shakespeare, Rigillo affronta Re Lear a mezzo secolo esatto dal suo primo «incontro» con il drammaturgo più celebre al mondo: il grande attore napoletano recitò «Il mercante di Venezia», nel 1966 al Teatro Valle di Roma, per la regia di Ettore Giannini.

«Lear - sottolinea Rigillo - è l'incarnazione di chi pretende il bene assoluto; in questo senso è il compendio di tutte le 'autorita» del teatro elisabettiano«. Dipasquale, direttore dello Stabile di Catania, prosegue l'esplorazione dei capisaldi della drammaturgia universale, che nell'ultimo periodo lo ha visto affrontare testi come »I giganti della montagna« di Pirandello e »Il giardino dei ciliegi« di Cechov.

Accanto a Rigillo, Anna Teresa Rossini (il Matto), Sebastiano Tringali (Gloucester), David Coco (Edmund), Filippo Brazzaventre (Kent), Silvia Siravo (Cordelia), Giorgio Musumeci (Edgar), Luigi Tabita (Regana), Cesare Biondolillo (Re di Francia/Oswald), Enzo Gambino (Curan), Roberto Pappalardo (Goneril). Le scene sono dello stesso Dipasquale in consonanza creativa con le opere in scena realizzate da Angela Gallaro, che ha concepito anche i costumi. A firmare le musiche è Germano Mazzocchetti, i movimenti scenici Donatella Capraro, le luci Franco Buzzanca.

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