CATANIA - S’intitola "Auschwitz, la memoria rende liberi" la mostra fotografica che il Coordinamento provinciale di Libera Catania organizza con il patrocinio del Comune di Catania nell’ambito dei “100 passi verso il 21 marzo”, XXIII “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, ma soprattutto in occasione della “Giornata internazionale della Memoria per le vittime dell'Olocausto”.
Mutuato dal reportage fotografico di Deborah Cartisano, fotografa, figlia di una vittima della 'ndragheta e coordinatrice di Libera Locride, il titolo di questa toccante esposizione sintetizza perfettamente la galleria di immagini che raccontano la drammatica vita dei deportati nel campo di concentramento Auschwitz-Birkenau: dal ghetto di Cracovia al treno che trasportava i prigionieri, dai loro oggetti personali alle stanze dei comandanti nazisti, dai dormitori alle terribili camere a gas. Immagini agghiaccianti, espressione artistica e documentale al tempo stesso di un orrore che non dovrà mai più accadere nella storia dell’umanità. Un reportage, che soprattutto in una data come quella del 27 gennaio, richiama tutti al dovere di ricordare e mai dimenticare.
Allestita per gli studenti oggi al Liceo Spedalieri e poi trasferita al Museo Emilio Greco, nei locali di Palazzo Gravina-Cruyllas, in piazza San Francesco d'Assisi, la mostra sarà inaugurata alle 17.30 di domani alla presenza dell’autrice che illustrerà il reportage. Si potrà poi visitare sino a martedì 30 gennaio: domenica 28, dalle 9 alle 13, lunedì 29 e martedì 30, dalle 9 alle 19.
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