Domani ottavo giorno dell’Alkantara Fest 2018, 14esima edizione del festival internazionale di folk e world music, rassegna itinerante nel comprensorio etneo che ha fatto della world music la sua cifra stilistica. Il festival organizzato dall’Associazione Culturale Darshan e diretto artisticamente da Mario Gulisano, e in programma fino al 5 agosto, vuole dimostrare come la Sicilia, un così grande melting pot di stili, influenze, razze e culture, possa essere profondamente e intimamente connessa a un filo ideale per ogni diversa tradizione popolare.
Alkantara Fest quest’anno trova la sua forza vincente nella sinergica collaborazione con alcune realtà del territorio etneo vocate al turismo e ad un’offerta qualitativamente alta del territorio siciliano.
Domani la carovana dell’Alkantara Fest torna a Pisano, frazione di Zafferana Etnea.
Si comincia alle 18 nella piazza del borgo etneo con il workshop di bal folk tenuto dal gruppo
palermitano Le Matrioske.
Di sera ci si sposta all’azienda agrituristica il Pigno dove alle 21 seguirà il concerto de Le Matrioske (Ciccio Piras voce, chitarra, organetto, e grancassa; Simona Ferrigno percussioni, voce, danze; Virginia Maiorana fisarmonica, voce; Roberta Miano violino, banjolino, voce). Il gruppo, nato a Palermo nel 2011, ha creato un’interessante formula che unisce le musiche e le danze del Sud Italia a quelle del Bal Folk europeo. Le Matrioske giocano con passato e presente unendo movimenti tradizionali a suoni e arrangiamenti attuali. Il nome stesso del gruppo è infatti una metafora del gioco di combinazioni e incastri tra popoli e culture.
La danza è al centro del repertorio de Le Matrioske, accompagnate sia da composizioni originali che da rielaborazioni di ballate tradizionali. Due i filoni seguiti da Le Matrioske: progetto “Balleria”, la balera europea che omaggia le danze tradizionali e popolari del sud Italia fino a quelle più ballate nel panorama revival del Bal Folk. Composizioni originali, tradizionali e rivisitazioni; progetto “Bedda Sicilia” che porta avanti la voglia di far conoscere le variegate e numerose danze siciliane: non solo ballettu e tarantelle ma anche valzer, mazurke (es. sciatamarra), polke (es. musetta di Troina), contraddanze o quadriglie, scottish locali, lanzet, quattro passi, tre passi e cosi via.
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