Nella cornice di Villa Mirador si è svolta la serata conclusiva del premio Vitaliano Brancati, dedicato allo scrittore di Zafferana Etnea. La giuria ha deciso i vincitori per le tre categorie: narrativa - Michele Mari con Leggenda Privata - (Einaudi). Si tratta di un'autobiografia horror in cui l'autore sfida se stesso confrontandosi con il demone più forte di tutti: la letteratura. poesia - Franco Arminio con Cedi la strada agli alberi - (Chiarelettere). giovani - Nicola H. Cosentino con Vita e morte delle aragoste - (Voland). Si tratta di un romanzo ironico e raffinato che descrive l’istantanea di una generazione dagli affetti e dagli interessi precari. “E’ stata una competizione entusiasmante, decisa all’ultimo voto in tutte e tre le categorie”, ha dichiarato il direttore artistico del Premio, Raffaele Mangano. Gli altri finalisti erano: Giorgio Falco con Ipotesi di una sconfitta e Wanda Marasco con La compagnia delle anime finte per la sezione Narrativa; Nino de Vita con Sulità e Guido Mazzoni con La pura superficie per la sezione Poesia; Anna Giurickovic Dato con La figlia femmina e Claudio Volpe con La traiettoria dell’amore.