Al Museo Emilio Greco di Catania (piazza San Francesco d'Assisi, 3) fino al 28 ottobre è visitabile gratuitamente la mostra bipersonale “Contesti espressivi” delle artiste Serena Capizzello e Antonella Serratore.
L'esposizione - che è promossa dall’Accademia Federiciana e curata dal noto critico d’arte Fortunato Orazio Signorello - propone 41 opere di grande impatto visivo.
La mostra è visitabile da lunedì a sabato dalle 9 alle 18.30, domenica dalle 9 alle 12.30.
È supportata da una pubblicazione a colori, editata dalla Kritios Edizioni e curata dallo stesso Signorello, che verrà data in omaggio a tutti i visitatori.
Abile disegnatrice attiva nell'ambito del realismo-verismo, Serena Capizzello realizzare disegni con estrema abilità tecnica e incisività, pensieri ed emozioni divengono atto di verità. L'artista non dimentica tutto questo e lo sottolinea con il chiaro-scuro, con i colpi di luce, con la prospettiva, con l’uso del nero. Di lei Signorello ha scritto, tra l'altro, che «guardando la produzione di Serena Capizzello è evidente che la tematica sociale - che continua a rappresentare in molte sue opere perché "l’artista, vivendo nella società e percependo i cambiamenti, deve dar voce e testimonianza alla realtà che cambia giorno dopo giorno" - e i paesaggi hanno una centralità assoluta nei soggetti da lei raffigurati, che si caratterizzano particolarmente per una indovinata applicazione delle leggi prospettiche e per l’elevata qualità esecutiva».
Antonella Serratore nel corso della sua attività ha approfondito, al fine di approdare a un proprio linguaggio pittorico impregnato da un’originale ricerca di libertà espressiva, vari stili che richiamano fortemente movimenti artistici quali il surrealismo, l'astrattismo e il realismo. Nell’operato dell’artista sono riconoscibili, oltre al suo linguaggio espressivo, la dimestichezza e la capacità di dialogare con il colore. Di lei Signorello ha scritto, tra l'altro, che l'artista «eccelle soprattutto per le capacità di armonizzare gli stili e le esperienze eterogenee "che fanno parte del suo vissuto", ne è consapevole e rifugge da ogni catalogazione. Il suo stile pittorico, in grado di entusiasmare anche il fruitore meno attento, rimane però ben riconoscibile. La sua produzione, dalla quale traspare un'assoluta maestria nella composizione, finisce così per segnalarsi, inesorabilmente, come un unicum; attestando lo scopo precipuo della Serratore: "elaborare" un linguaggio proprio filtrato da una personale esecuzione tecnica e da più stili, in assonanza con le proprie intuizioni, per qualificare l’intero processo creativo-intuitivo come un equilibrato risultatod’integrazione».
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