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Conoscere le malattie del passato e la loro evoluzione, la scoperta scientifica si deve all’Università di Catania

Un grande passo avanti nella conoscenza di alcune malattie del passato e della loro evoluzione. L’importante scoperta scientifica si deve all’Università di Catania in collaborazione con la Flinders University, in Australia, e con il contributo della Casa di cura Santa Lucia di Siracusa.

Per la prima volta in paleopatologia è stato scoperto e descritto un osteoma osteoide, diverso da quello classico, del seno frontale. Ovvero un tumore benigno delle ossa - in questo caso delle ossa del cranio - mai rilevato in antichità e raro anche nella casistica moderna.

Il team di ricercatori è composto da Elena Varotto, bioarcheologa e antropologa forense dell’Università di Catania, Francesco Maria Galassi, medico e paleopatologo della Flinders University, Edoardo Tortorici e Rodolfo Brancato, archeologi dell’Università di Catania, Maria Teresa Magro, archeologa della Soprintendenza di Catania, Lorenzo Memeo, anatomopatologo dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo, Carmine Lubritto, fisico e responsabile del laboratorio di spettrometria di massa isotopica dell’ Università della Campania Luigi Vanvitelli, con l’ausilio dell’equipe di Radiologia della Casa di cura Santa Lucia.

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