È la «foto del giorno» della Nasa lo scatto della «cometa di Neanderthal» pubblicato mercoledì scorso dall’Agi per gentile concessione dell’astrofotografo ragusano Dario Giannobile. L’occhio di Giannobile ha catturato la cometa Ztf sull'Etna innevato. L’agenzia spaziale statunitense sottolinea che la foto, scattata nella «fredda notte» del 23 gennaio scorso, coglie il colore verde turchese della chioma di cui sono responsabili l’aumento della luce solare e il vento solare.
Questo fine settimana la cometa attraversa i cieli tra la stella Polaris e il Grande Carro. Proviene dalla nube di Oort, ritenuta la «culla» delle comete. «Per quanto non sia stato difficile raggiungere la posizione da cui riprendere la cometa - ha spiegato all’Agi Giannobile, spesso premiato dalla Nasa per le sue foto - le condizioni atmosferiche erano sicuramente proibitive. Durante la notte la temperatura è scesa a -8 C a quota 2000 metri, una temperatura eccezionalmente fredda per la Sicilia. Il paesaggio era però mozzafiato: una distesa di neve morbida disturbata solamente da alcune impronte di volpe e di conigli. I rami degli alberi si piegavano al peso della neve ma, soprattutto, il cratere di Sud Est era totalmente innevato».
«La sua vista - dice ancora Giannobile - lascia mozzafiato esprimendo, in un’unica immagine, una sensazione di forza e di delicatezza. Guardandolo è possibile scorgerne le pareti interne attraverso la frattura che ha causato il crollo di parte dell’edificio conico. Alcuni punti caldi appaiono nel buio: sono fumarole da cui escono vapori vulcanici, e in tutto questo, la bellezza del cielo con la splendida cometa che sorge dal fianco del vulcano. Essa risplende grazie ad una bellissima chioma verde turchese ed è impreziosita da una lunga coda e da una piccola anticoda e da centinaia di stelle che le fanno da sondo nel cielo».
Le comete sono forse gli oggetti più affascinanti del cielo. «Sono prevalentemente costituiti di ghiaccio, polveri e rocce - ricorda Giannobile - e fu Giotto a farcele identificare come stella guida dei magi affrescandole nella cappella degli Scrovegni nel 1303. Sono diversi gli elementi che contribuiscono al fascino di questi oggetti. Sicuramente la rarità con cui le comete appaiono nel cielo, la loro difficoltà ad essere viste ad occhio nudo ma soprattutto la bellezza della coda e della chioma quando riescono ad essere osservate tra le infinite stelle del firmamento».
La cometa C/2022 E2 ZTF, nota anche come Cometa verde o cometa di Neanderthal (perchè forse fu vista dagli uomini del Neanderthal), torna ad attraversare il Sistema solare dopo circa 50 mila anni. Il primo febbraio alle 18.11 si prevede che la cometa passerà nel punto più vicino alla Terra, a circa 42.5 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Nota dal 2 marzo scorso, C/2022 E3 ZTF è stata individuata dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci, del Zwicky Transient Facility in California.
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