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Ad Amici trionfa Mattia, allievo del catanese Raimondo Todaro: la deroga è stata vincente

Mattia Zenzola e Raimondo Todaro

La vittoria ad Amici 2023 parla anche siciliano. La 22esima edizione del talent ideato e condotto da Maria De Filippi, andato in onda su Canale 5, è stata conquistata dal ballerino Mattia Zenzola, affiancato dal maestro catanese Raimondo Todaro. A giudicare i 4 finalisti - Isobel, Mattia, Wax e Angelina - sono stati i giudici del programma Christiano Malgioglio, Michele Bravi e Giuseppe Giofrè.

Amici 2023, la finale

La finale è stata divisa in 3 manche: prima la sfida tra i due ballerini, Mattia e Isobel, poi quella tra i due cantanti, Angelina e Wax, e infine la prova dei vincitori delle due sfide precedenti, costretti a lottare ancora una volta per conquistarsi la «finalissima». L'ultima manche ha visto protagonisti Mattia, allievo di Raimondo Todaro, e Angelina Mango, figlia del cantante deceduto nel 2014 e favorita da parte dei bookmaker: l'uno ha elogiata l'altra e viceversa. Alla fine, la vittoria è andata a Mattia Zenzola, abbracciato dal maestro Todaro.

Amici 2023, le polemiche per la partecipazione bis di Mattia

Il ragazzo aveva partecipato al talent già lo scorso anno, quando era ancora minorenne, ma un infortunio alla caviglia l’aveva costretto ad abbandonare il programma a due passi dalla finale. Raimondo Todaro gli aveva promesso una seconda possibilità e così è stato, con la partecipazione all'edizione di quest'anno. La regola vieta ai concorrenti di partecipare due volte al talent, ma quest'anno c'è stata una deroga e Mattia è rientrato alla scuola di Amici nella squadra di Raimondo Todaro ed Arisa e ha vinto. Dopo aver conquistato la vittoria, è arrivato, infatti, il commento polemico del suo maestro Raimondo Todaro: «Mormora, la gente mormora, falla tacere praticando l'allegria», ha detto citando Jovanotti.

Amici 2023, la felicità di Mattia

Le parole di Mattia dopo la vittoria: «Mi sembra un sogno. Devo dire delle cose prima di andarmene, altrimenti non vado via contento. Vorrei ringraziare tanto le persone che lavorano qui dietro, le persone che mi hanno permesso di alzare questa coppa, e te, Maria, perché mi hai cambiato la vita. Sono arrivato qui a 17 anni e non stavo passando un bel periodo, ma mi avete fatto rivivere, sentire a casa e sopportato. Maria, posso abbracciarti?».

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