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Fake on line sul Castello Nelson, il Comune di Bronte oscura il sito web

A segnalare i clamorosi errori è stato l’architetto e professore Giovanni Longhitano

Fake on line sul Castello Nelson. Così tanti che il comune di Bronte ha oscurato il nuovo sito web. A segnalare i clamorosi errori è stato l’architetto e professore Giovanni Longhitano, che ha detto: «In un periodo in cui tanta storia è malamente rivisitata, dobbiamo alle nuove generazioni chiarezza e correttezza d’informazione».

Fra le inesattezze, commentate giorni fa sul proprio profilo Facebook dal docente della «Scuola secondaria Luigi Castiglione» di Bronte, troviamo l’ammiraglio Francesco Caracciolo, impiccato da Orazio Nelson nel 1799 a Napoli, associato con «I fatti di Bronte del 1860» e la regina di Navarra, Margherita d’Angoulême (1492-1549), citata al posto della regina di Sicilia, Margherita di Navarra (1128-1182), fondatrice dell’Abbazia di Santa Maria di Maniace (XII secolo), dal 1799 ducea Nelson. Longhitano ha spiegato: «Pochi giorni fa è stato riaperto a Bronte il Castello Nelson e inaugurato il museo multimediale contestualmente al sito castellonelsondibronte.it dedicato alla storia del  Castello Nelson e della più antica Abbazia Benedettina di Santa Maria di Maniace. Tra le pagine del sito non ho trovato né le indicazioni del curatore scientifico né eventuali credit cui fare riferimento, ma non si può accettare che siano presentati e scambiati personaggi che nulla hanno a che vedere con la storia di cui si vuole narrare».

Ferdinando IV, in segno di riconoscenza per la repressione della rivoluzione napoletana e, quindi, per avergli salvato il trono, nel 1799 concesse a Orazio Nelson l’ex abbazia benedettina con le terre e la città di Bronte, elevata a ducato, territorio che dal 1491 era feudo dell’Ospedale Grande e Nuovo di Palermo.

Per il professore Longhitano è «urgente che l’amministrazione comunale nomini un comitato scientifico, con figure competenti, che possa rimettere mano alla narrazione». Altre criticità, riguardanti il nuovo sito web (realizzato da una società esterna), erano state già segnalate al comune, dal presidente dell’Associazione Bronte Insieme, Nino Liuzzo.

Al museo multimediale del Castello Nelson, inaugurato tre settimane fa dal sindaco Pino Firrarello, ma finanziato durante la precedente amministrazione guidata da Graziano Calanna, ad accogliere i visitatori, intanto, c’è l’ologramma dell’ammiraglio Orazio Nelson che, in grande forma rispetto a come lo descrivono nei suoi ultimi anni di vita i libri di storia, dopo 224 anni per la prima volta è entrato nella sua residenza ducale.

 

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