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Giarre, l'antica collezione di automobili a pedale di Piero Marano e Caterina Vadalà in un'enciclopedia

La coppia di collezionisti coltiva questa passiona da un quarto di secolo, e si occupa del reperimento, conservazione, restauro e catalogazione

Il patrimonio pressoché sconosciuto ed inedito di cataloghi, foto, materiali storici, ed i servizi fotografici dedicati alle più belle automobiline giunte fino ai nostri giorni, conservate nelle raccolte di alcuni tra i più importanti collezionisti italiani tra i quali spiccano in modo evidente Pietro Marano e Caterina Vadalà di Giarre, sono stati ufficialmente consacrati, con l’inserimento nel libro sulla storia della Giordani, presentato recentemente nella Sala Auditorium “Roberto Curti” del Museo del patrimonio industriale di Bologna.

Il volume Giordani il mito delle auto a pedali  i cui autori sono Gigi Soldano e Piero Pini, edito dalla Giorgio Nadal è composto da 380 pagine, con esclusive foto sia d’epoca che recenti, ripercorre tutta la produzione del marchio bolognese di giocattoli dinamici e può essere considerato a pieno titolo una vera e propria enciclopedia del settore.

Giordani è stato il marchio italiano più importante e conosciuto nel settore dei giocattoli sportivi, amato e desiderato dai bambini di un tempo, ma anche dai nostalgici appassionati alla ricerca del gioco perduto dell’infanzia e, soprattutto, dai collezionisti di oggi. Tutto iniziò nel 1875 da una piccola bottega del fabbro ferraio Raffaele Giordani in via San Vitale n. 16 a Bologna, che portò per cinque generazioni il marchio Giordani a livello internazionale. Fin dagli anni Venti per tutta la sua lunga storia la Giordani ha ideato e costruito auto a pedali in gran parte ispirate al mito sportivo, in grado di trasmettere negli acquirenti, e nei loro bambini, l’idea di velocità, potenza, competizione, vittoria.

I due collezionisti etnei Pietro e Caterina hanno contribuito fattivamente e significativamente a tale progetto, dando la possibilità di fotografare e fornire documentazioni inedite come nel caso della prima auto a pedali realizzata dalla famiglia di Pietro Giordani nel 1904 nella officina del padre Raffaele di via San Vitale a Bologna. Si tratta del modello più antico ad oggi esistente, rarissimo e unico che apre il corposo volume “Giordani” il mito delle auto a pedali.

La coppia di collezionisti giarresi, che con passione da circa un quarto di secolo si occupa del reperimento, conservazione, restauro e catalogazione di questi “gioielli”, ha partecipato a diversi eventi e programmi televisivi come, il rotocalco “Il Settimanale” su Rai 3 nel 2011 con Giovanni Tomarchio e Antonella Gurrieri, “Mezzogiorno in famiglia” di Michele Guardì con Sergio Friscia e Claudia Andreatti, su Rai 2 per ben tre puntate nel 2017 e altri palinsesti a livello locale, ha inoltre organizzato diverse mostre, eventi e conferenze ricevendo numerosi apprezzamenti e ampio spazio in riviste specializzate del settore, a carattere nazionale come ad esempio il mensile “La Manovella” nel 2018 e il mensile “Auto d’Epoca” nel 2012 e nel 2019, oltre a essere stati menzionati in diversi quotidiani.

Tra i tanti eventi, a cui i coniugi Marano hanno partecipato e che hanno dato onore alla Sicilia, c’è il 1°concorso nazionale di eleganza per auto a pedali costruite fino agli anni ’70 svoltosi il 19 giugno 2022 nello storico ippodromo “Le Bettole” di Varese,  il cui bando era riservato esclusivamente ai possessori di modelli di auto a pedali storiche “Giordani” realizzati a ruote scoperte. All’importante  concorso organizzato da Gigi Soldano, hanno partecipato auto a pedali d’epoca di proprietà di collezionisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. I due modelli portati dai coniugi Marano, dopo le operazioni di scrutinio sono stati riconosciuti e giudicati favorevolmente sia dalla giuria popolare che da quella di qualità per le motivazioni  di rarità, originalità, dei particolari e delle finiture; piazzandosi quindi sul podio e classificandosi rispettivamente al primo e secondo posto (modello “Roma” del 1937 e modello “Corsa” in legno del 1928), terzo classificato il collezionista ferrarese Enrico Tattini con la sua Giordani popolare 521 del 1932. Al modello “Roma” è stato quindi assegnato l’ambito trofeo messo in palio. In occasione dell’evento nazionale di Varese, i coniugi Marano sono stati anche premiati  tra i collezionisti provenienti da più lontano considerando  che, il concorrente proveniente dall’Austria (Salisburgo), ha percorso circa la metà di strada rispetto a chi viene dalla Sicilia.

Ritornando alla recente presentazione del libro a Bologna,  oltre agli autori Gigi Soldano e Piero Pini erano presenti gli editori Sergio e Stefano Nada e Antonio Campigotto revisore dei testi, già direttore del museo bolognese che ha fatto gli onori di casa. Presenti anche numerosi discendenti della famiglia Giordani e qualche ex operaio della ditta. All’incontro a cui ha partecipato un foltissimo pubblico, erano presenti collezionisti provenienti da tutta Italia che per l’occasione sono stati omaggiati da una copia ad edizione limitata del Libro, molti collezionisti si sono visti di presenza per la prima volta, alcuni si sono incontrati nuovamente dopo il primo raduno di auto a pedali del modello Giordani “Indianapolis” svolto nel 2019 nella storica curva della sopraelevata del circuito di Monza e nel secondo raduno in occasione del concorso di eleganza di Varese del 2022. Durante l’evento bolognese c’è stato anche un piacevole fuoriprogramma che gli autori del libro hanno voluto fare e cioè consegnare un altro trofeo alla coppia giarrese Marano-Vadalà per il meritato riconoscimento e per il contributo dato nel concorso di eleganza città di Varese del 2022.

Orgoglio siciliano quindi, i giarresi Pietro e Caterina Marano che, vista l’importanza della loro collezione, meriterebbero la realizzazione di un museo specifico per far conoscere alle nuove generazioni, questo immenso patrimonio e prezioso scrigno di archeologia industriale intriso di storia, aneddoti, tecnologia, cultura, tradizione, curiosità e ricordi.

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