Catania

Venerdì 04 Luglio 2025

Lo spettacolo musicale «Amiche per le donne» torna a Belpasso, il ricavato all'orfanotrofio Sava

Torna sotto i riflettori il progetto «Amiche per le Donne», ideato dalle cantanti Ottavia Privitera e Giada Carcione, rispettivamente presidente e vice presidente dell’omonima associazione, in scena venerdì 4 luglio alle 20 all’Arena Caudullo di Belpasso. Protagoniste della serata saranno otto voci femminili catanesi (oltre alle due ideatrici, Anita De Luca, Valentina Niciforo, Francesca Ragonesi, Sonia Costa, Letizia Contadino e Rossella La Rocca), guidate dalla direzione musicale di Daniele Zappalà e accompagnate da un’orchestra dal vivo. . Le loro voci si fonderanno in un concerto corale, autentico atto di condivisione artistica e umana.

Previsti numerosi ospiti, dal cantautore Francesco Vecchio all’artista di strada Luca Scorre, dagli attori comici Cateno Declo al performer Seby Picone, noto per la sua partecipazione a Italia’s Got Talent, dall’attrice Elisa Franco al cantante Joe Marano. Speciale partecipazione anche del pittore Nunzio Papotto, che realizzerà un’opera in estemporanea durante lo spettacolo, dando vita a un dialogo sinestetico tra musica e pittura.

Questa edizione si distingue per l’ampliamento del suo raggio d’azione sul fronte sociale. Il ricavato dell’evento sarà devoluto all’orfanotrofio Sava di Belpasso per la creazione di una sala musica destinata ai bambini, uno spazio dove l’espressione creativa possa diventare veicolo di crescita e speranza. Parte del contributo andrà inoltre a sostegno di tre associazioni impegnate nella tutela e valorizzazione delle donne, Asacom, Progetto Dona e Centro Cloe. L'imprenditore Peppe Testa ha scelto di accompagnare il progetto come main sponsor.

«Donare significa lasciare un segno concreto – dichiara Ottavia Privitera –. Quest’anno abbiamo scelto di sostenere chi ha più bisogno di essere ascoltato e protetto. La sala musica all’interno dell’orfanotrofio sarà un luogo di libertà e sogni». «Condividere la musica tra donne è qualcosa di speciale – aggiunge Giada Carcione –. Questo gruppo affiatato dimostra che quando l’arte si vive insieme, senza rivalità, diventa motore di cambiamento. Sul palco portiamo la nostra voce e quella di chi non ne ha».

 

 

 

 

 

 

 

 

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