CATANIA. «Efficienza, semplificazione, chiarezza nel rapporto tra Stato e contribuente, tutela dei diritti». Questo in sintesi il pensiero del rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, il quale ha affrontato la questione della Giustizia tributaria durante la riunione di sabato che ha visto la partecipazione dei principali rappresentanti provinciali, regionali e nazionali dell’associazione Magistrati tributari (Amt), sezione di Catania, e del Dipartimento di Economia e Impresa.
Una riforma tributaria che si attende da oltre vent’anni per «difendere» il contribuente e contrastare l’evasione: dalla riunione è emerso uno quadro non incoraggiante: «Solo se il sistema è ben gestito, seguendo principi di efficienza ed equità, può realmente funzionare- ha affermato Salvo Muscarà, docente di Diritto Tributario all’Università di Catania-. C’è troppa burocrazia e poca chiarezza con il contribuente. Un sistema funzionante è quello che colpisce il vero evasore e non chi ha comportamenti errati ma in buona fede».
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