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Contratto dei sette precari di Milo, c'è attesa per la deroga di Crocetta

Secondo voci sempre più insistenti il presidente della Regione propenso a nominare un commissario

CATANIA. Un atto del presidente della Regione. E' quanto sperano i sette lavoratori precari in forza al Comune di Milo (una di loro - l'ottava - si è dissociata dal gruppo), a cui il sindaco Giuseppe Messina non ha rinnovato il contratto di lavoro scaduto il 31 dicembre 2013, nonostante il costo per il 2014 fosse a totale carico della Regione. Un caso unico nel panorama regionale, che non ha precedenti in nessun altro Comune dell'Isola. Nel corso di questi dodici mesi il sindaco non ha risparmiato le sue interpretazioni della normativa di legge. Tra i motivi addotti a sostegno della mancata proroga dei contratti una serie di giustificazioni legate al dissesto, nonostante siano state smentite dai funzionari regionali. Dapprima, la mancata pubblicazione della proroga nella Gazzetta, poi la mancata quantificazione delle somme da trasferire al Comune da parte della Regione, poi la mancanza di posti liberi in pianta organica e poi l'assenza di personale comunale che andasse in pensione. Insomma il sindaco Messina pur trovando risposte ai suoi dubbi non è voluto tornare indietro sui suoi passi. La conseguenza? Buttare sul lastrico otto famiglie di lavoratori che non percepiscono lo stipendio da ben dodici mesi nonostante si siano presentati regolarmente al lavoro timbrando il loro badge.

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