CATANIA. Due buone notizie. Crescono in città le infrastrutture «immateriali» — almeno quelle ... — e si riducono gli assalti dei ladri di rame. Che di quelle infrastrutture sono nemici giurati. A segnalare «i progressi» è stato ieri Claudio Forzano, responsabile «Access Operations Line Sicilia Est» di Telecom Italia, che a Palazzo degli Elefanti ha presentato investimenti e traguardi della società di telecomunicazioni in città. A fare gli onori di casa, il sindaco Enzo Bianco che ha sottolineato come «la prevista estensione nel corso del 2015 della copertura ultrabroadband (la banda ultralarga, ndr) fin quasi alla totalità del territorio, rappresenti per Catania come realtà metropolitana il presupposto per dare a tante aziende innovative gli strumenti per battersi ad armi pari su un mercato globale in cui la marginalità geografica viene quasi del tutto superata grazie al web».
Forzano ha sintetizzato i «numeri» Telecom in terra d’Etna — «è di oltre 8 milioni di euro l’investimento complessivo per realizzare le infrastrutture di nuova generazione», ha detto tra l’altro — ma s’è pure soffermato, nel corso di un’intervista concessa nel punto vendita di via Etnea, sull’attività «di intelligence che inquirenti e forze dell’ordine hanno realizzato in questi anni per contrastare e praticamente debellare i furti di rame». E ancora: «Le prime segnalazioni di questi episodi ci erano arrivate proprio da qui, da Catania e provincia, ma adesso il fenomeno s’è quasi azzerato grazie al fatto che è stata interrotta la catena, colpendo chi commissionava queste razzie e non solo chi le commetteva materialmente. Ora, i problemi maggiori sono a Ragusa e Siracusa».
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