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Catania, dal 2016 ci saranno nove chilometri di metropolitana

Ci saranno dodici stazioni

CATANIA. «Il volto nella nuova Catania comincia a  delinearsi: oggi prende corpo un'idea di città in cui la  mobilità rappresenta un tema centrale». Lo ha detto il sindaco  Enzo Bianco annunciando, durante una conferenza stampa nella Sala  Giunta di Palazzo degli elefanti, che dal 30 giugno del 2016 la  tratta di metropolitana in funzione sarà lunga nove chilometri,  con 12 stazioni, dalla periferia, ossia Nesima, al cuore del  centro storico, cioè piazza Stesicoro, a pochi metri da piazza  Duomo. All'incontro con i giornalisti erano presenti l'assessore  regionale alla Mobilità Giambattista Pizzo, il commissario della  Ferrovia Circumetnea, Virginio Di Giambattista, gli assessori  comunali ai Trasporti Rosario D'Agata e ai Lavori pubblici Luigi  Bosco, il direttore generale della Fce Alessandro Di Graziano e il  prof. Giuseppe Inturri, delegato del Rettore dell'Università di  Catania per la Mobilità.  «Ero sindaco - ha ricordato Bianco - quando, nel giugno del 1999,  fu inaugurata la prima tratta della metro. Troppo tempo è passato  invano, con pochissimi passi in avanti. Così, dal mio  insediamento, ho cominciato a battermi con tutte le mie forze per  far ripartire i lavori della metro. Il mio impegno in questi primi  venti mesi è stato soprattutto per un cambiamento radicale della  città, a cominciare dai trasporti. Noi oggi non presentiamo  desideri, ma progetti in avanzata fase di realizzazione. Abbiamo  lavorato in silenzio, sottotraccia, ma adesso possiamo annunciare  questo straordinario risultato: in poco più di un anno la Fce  prevede che i treni collegheranno le due stazioni, distanti tra  loro dieci chilometri in poco più di un quarto d'ora con treni  cadenzati ogni quattro minuti».

 «Ma non è finita - ha spiegato Bianco -, perchè l'anno  successivo, nel 2017, la rete si allargherà da una parte fino in  piazza Palestro e dall'altra fino a Monte Po. Nel 2022 avremo 20  chilometri di sotterranea da Misterbianco all'aeroporto. Ulteriori  tappe di finanziamento per Paternò e Adrano faranno della  metropolitana di Catania una rete estesa ed efficiente. In sette  anni, insomma, secondo le previsioni della Fce, la città  metropolitana di Catania sarà finalmente dotata di una rete  sotterranea degna di una grande città europea che sarà la spina  dorsale di un sistema di trasporti integrato con Amt e Ferrovie,  ma anche con cabinovie e parcheggi scambiatori. Tutto questo, con  l'incentivo all'uso di mezzi elettrici e  biciclette, ci  consentirà di liberare la città da un traffico sempre più  soffocante e da un inquinamento che incide pesantemente sulla  salute dei cittadini».  «In piena sintonia con l'Amministrazione - ha detto Pizzo -,  puntiamo su un sistema dei trasporti integrato che sia adeguato a  una città metropolitana. La sotterranea catanese è dunque  destinata a diventare una delle più importanti del Paese e questo  anche per la caratteristica stessa di Catania e del suo  hinterland, conurbati in maniera naturale al punto da  rappresentare prima ancora della sua istituzione, una città  metropolitana».

Al termine della conferenza stampa sotto le piazze Stesicoro e  Papa Giovanni XXIII è stato abbattuto l'ultimo diaframma sotto il  cosiddetto «nodo Fastweb»: nel 2008 i lavori della tratta  Galatea-Giovanni XXIII furono bloccati  perchè le fondamenta  dell'edificio che ospitava l'azienda interferivano con la galleria  da realizzare. A distanza di anni il problema è stato risolto  impiegando particolari tecniche di avanzamento e di contemporaneo  consolidamento dello scavo.  La rete della metropolitana attualmente in uso a Catania è  quella, in funzione dal giugno del 1999, tra la stazione Borgo e  lo scalo Galatea-Porto, lunga appena tre chilometri e 800 metri.  Per percorrerli si impiegano 10 minuti con una frequenza delle  corse di 15 minuti.   Oggi è stato spiegato che sono in avanzata fase di realizzazione  altre tre tratte lunghe complessivamente cinque chilometri che si  prevede cominceranno a funzionare entro il 30 giugno del 2016. Tra  poco meno di un anno dunque, la rete sarà quasi tre volte più  lunga e partirà da Nesima, dove sta nascendo un grande parcheggio  scambiatore, per raggiungere la a piazza Stesicoro, il cuore di  Catania, a pochi metri da piazza Duomo.  Si stanno inoltre realizzando altre due tratte, i cui progetti  sono stati approvati e sono già stati affidati i lavori per i  primi due lotti. Le nuove tratte sono Stesicoro-Aeroporto - lunga  6,8 Km con 8 stazioni - e Nesima-Misterbianco Centro - lunga 3,9  km con 4 stazioni - che consentiranno di collegare il centro di  Catania con i quartieri della periferia ovest della città, con  l'Aeroporto e con Misterbianco.

Per la Stesicoro-Aeroporto i lavori già appaltati sono quelli del  lotto Stesicoro-Palestro lungo 2,2 km con un costo di 90 milioni  di euro da completare entro il 30 maggio 2017  I lavori già appaltati per la Nesima-Misterbianco Centro sono  quelli per la galleria Nesima-Monte Po, lunga 1,7 km e con due  stazioni con un costo di cento milioni di euro che sarà pronta  entro il 30 giugno 2017. Per completare la tratta fino a  Misterbianco Centro (con un costo di 124 milioni già coperti,  l'avvio delle procedure per l'affidamento dei lavori dovrebbe  avvenire entro il 30 marzo 2016.  Ma la sfida è completare i lavori fino all'aeroporto entro il  2022. Il progetto, non ancora appaltato, prevede una spesa di 402  milioni da finanziare con fondi comunitari o statali e che ha già  ottenuto tutte le autorizzazioni. A quel punto la Città  metropolitana di Catania sarà servita da 20 km di sotterranea con  24 stazioni.  Con l'apertura della stazione metropolitana di Nesima, si  giungerà all'integrazione modale tra Fce e Amt. Nel parcheggio è  prevista un'area per la sosta dei bus Fce.

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