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Vertenza Myrmex, Catania si prepara a una nuova protesta

La città si prepara ad una nuova protesta, meno eclatante di quella dei Forestali, ma certamente più frustrante per via delle alte professionalità coinvolte

CATANIA. Chiuso, temporaneamente, il sipario sulla protesta dei 24 mila forestali (4.500 solo nel catanese), che hanno ottenuto all’Ars 16 milioni per il pagamento dei salari arretrati e in attesa da Roma dei fondi deliberati dal Cipe, Catania si prepara a una nuova manifestazione.

Meno eclatante, anche per via dei numeri (una sessantina di lavoratori in cassa integrazione fino a gennaio), ma sicuramente più frustrante - per via delle alte professionalità coinvolte - è la vertenza Myrmex la cui protesta scatta il 3 novembre. L’azienda, nata da una costola di Pfizer nel 2011, è costretta, in assenza di piani industriali e di investimenti da parte della nuova proprietà, ad essere improduttiva.

Ammortizzatori sociali agli sgoccioli, nessuno futuro occupazionale per i 60 addetti e – soprattutto – la totale indifferenza del governo regionale sul destino di un’azienda del settore farmaceutico la cui nascita fu sancita nel 2011 da un accordo fra Pfizer, Regione Siciliana e Myrmez. La protesta dei lavoratori prenderà corpo martedì 3 novembre, a partire dalle ore 9, quando si riuniranno di fronte al Palazzo Esa per chiedere ai funzionari della Regione di essere ricevuti e conoscere quali siano le "soluzioni concrete per la soluzione della vertenza".

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