CATANIA. Continua la protesta dei lavoratori della Tecnis, che oggi terranno un presidio davanti la sede che ospita gli uffici della società, in via Almirante 23. Lo rende noto la Cgil.
«I lavoratori sono arrivati al limite della sopportazione - afferma il segretario di Fillea Cgil, Giovanni Pistorio - fino ad oggi hanno scelto di agire responsabilmente, senza danneggiare lavori e collettività. Adesso chiedono altrettanto senso di responsabilità e pari capacità di intervento alle istituzioni ed agli enti appaltanti; questi ultimi in particolare potrebbero pagare direttamente i lavoratori
attivando i cosiddetti 'poteri di surrogà e le istituzioni potrebbero creare le condizioni affinchè questo sia possibile. Ci riferiamo - aggiunge Pistorio - in particolare alla Prefettura di Catania, che potrebbe facilitare concretamente questi passaggi. Chiediamo maggiore attenzione anche da parte del sindaco di Catania e della Regione, che potrebbero intervenire in quanto enti interessati alla realizzazione, ad esempio, dell' ospedale San Marco».
Stipendi di settembre, ottobre 2015 e gennaio 2016 non ricevuti, così come mesi di arretrati della cassa edile. E, soprattutto, ancora nessuna risposta sul loro futuro occupazionale. Per questo i lavoratori della Tecnis attivi nel cantiere Fce sono in sciopero.
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