CATANIA. «Missione palermitana», oggi, per l'amministrazione Bianco. Bisognerà convincere i giudici della Corte dei Conti che il Comune di Catania, ormai da anni a rischio-dissesto, è sulla strada del risanamento assieme alla galassia delle aziende partecipate.
Toccherà innanzitutto all'assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando, rispondere alle «osservazioni sull'esecuzione del piano di riequilibrio» che nei giorni sono state notificate a Palazzo degli Elefanti dalla Sezione di Controllo. Sono firmate dal magistrato istruttore Giovanni Di Pietro che nelle diciassette pagine di relazione ricorda, tra l'altro, una lunga richiesta di chiarimenti alla quale «in data 27 gennaio il sindaco del Comune di Catania ha ottemperato inviando un rilevante numero di documenti non in grado di chiarire rilievi e criticità».
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