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I sindacati: la Regione colmi i vuoti di organico nella sanità catanese

CATANIA. «La Regione ha scoperto l'esistenza di quella 'mappa dei buchì nella Sanità catanese che Uil e Uil-Fpl hanno tracciato già alcuni anni fa e ripetutamente denunciato all'opinione pubblica».

Lo dicono i segretari generali di Uil e Uil Fpl etnee Fortunato Parisi e Stefano Passarello, che spiegano: «da un prospetto dell'assessorato emerge come, in funzione delle piante organiche, i posti vacanti al 30 aprile di quest'anno siano 280 per il personale medico e 577 per i paramedici nell'Azienda sanitaria provinciale, 78 e 191 al Cannizzaro, 99 e 257 al Garibaldi, 132 e 351 al Policlinico-Vittorio Emanuele. In totale ben 1965 figure essenziali per garantire ai cittadini il diritto alla Salute e assicurare condizioni ottimali di prestazione ai lavoratori della Sanità».

«Adesso - continuano i due sindacalisti - l'assessore regionale annuncia che stanno per essere avviate le procedure per colmare le gravissime carenze di organico, particolarmente evidenti e gravi nei reparti di emergenza di tutti gli ospedali. Si proceda presto e bene, innanzitutto stabilizzando i precari che sono ormai diventati essenziali per lo stesso funzionamento di molte strutture».

Parisi e Passarello infine lanciano un appello: «sia prioritario e urgente il potenziamento dei pronto soccorso cittadini per evitare un salto nel buio con l'ormai imminente chiusura del Vittorio Emanuele». «Siamo preoccupati - dicono - per la capacità di tenuta del Garibaldi, che dovrà sopportare doppio carico di lavoro e già oggi lamenta 8 posti vacanti tra i soli medici di Accettazione e Urgenza. Inoltre siamo costretti ancora oggi a ribadire la richiesta di tempi certi sull'apertura del San Marco a Librino: siamo ormai stufi
di contemplare a Catania e provincia un panorama di incompiute».

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