CATANIA. «Tra gennaio e maggio, le ore di Cassa integrazione ordinaria e in deroga a Catania sono aumentate. Non è un bel segnale. Ma non è cancellando gli ammortizzatori sociali e nascondendo gli indicatori di crisi, come il Governo vuol fare con il Jobs Act, che la crisi svanisce». Lo afferma il segretario della Uil di Catania, Fortunato Parisi, sui dati diffusi dal Servizio nazionale dello stesso sindacato.
«In attesa di agganciare la ripresa - aggiunge Parisi - la priorità è garantire l'occupazione: vogliamo, quindi, ricordare a tutti che in aprile e maggio più di cinquemila posti di lavoro sono stati salvati nel nostro territorio dalla Cassa integrazione».
Nei primi cinque mesi dell'anno sono state 714.347 le ore di Cassa Ordinaria autorizzata a Catania, 911.230 quelle di Straordinaria, 186 mila «in Deroga» per un totale di un milione 811 mila 722. Nel confronto con lo stesso periodo del 2015, la CIG segna «meno 17.3 per cento». Nel dettaglio, crescono del 39.6% e del 151.1% la Ordinaria e la Cassa in Deroga mentre la Straordinaria diminuisce del 43.2%.
Il leader della Uil etnea dichiara: «È tristemente indicativo il fatto che, in valore assoluto, la Cassa integrazione Straordinaria incida più della somma di Ordinaria e Deroga. Ciò significa che tante, troppe, aziende sono in fase terminale. E non incoraggia che, in percentuale, la Straordinaria sia calata rispetto al periodo gennaio-maggio dello scorso anno. Questa - conclude Parisi - infatti, è solo la dimostrazione che molte ditte hanno chiuso battenti e moltissimi posti di lavoro sono andati in fumo».
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