CATANIA. Ulteriore passo avanti presso l'Agenzia di Coesione Territoriale per il completamento delle rete fognante dell'agglomerato di Catania e del depuratore di Pantano d'Arci. Catania eviterà così il procedimento di infrazione comunitaria. Le somme rese disponibili dal Patto per Catania. Importanti le ricadute sull'occupazione.
L'Agenzia di Coesione Territoriale ha dato il via libera per la prosecuzione della progettazione esecutiva e per il successivo bando per il completamento dell'impianto di depurazione di Pantano d'Arci e della rete fognante nell'agglomerato di Catania. Il semaforo verde al temine di una riunione nella sede dell'Agenzia a Roma durante la quale è stato fatto il punto sullo stato di attuazione degli interventi necessari a superare le criticità relative al trattamento delle acque reflue urbane. Catania dovrebbe così evitare che scattino le procedure di infrazione comunitaria. Alla riunione hanno partecipato per il Comune di Catania l'Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bosco, Il direttore Generale Antonella Liotta, il responsabile del Procedimento Osvaldo De Gregoriis, direttore Generale della Sidra.
"Sono soddisfatto -ha detto l'assessore Bosco- per i risultati raggiunti grazie allo spirito di collaborazione registrato nel corso della riunione e per l'impegno assunto a tutti i livelli dai partecipanti al tavolo a sostenere il Comune di Catania nel prosieguo delle attività finalizzate ad aprire i cantieri nel più breve tempo possibile, con ricadute positive anche a livello occupazionale".
Il Comune di Catania già il 18 gennaio scorso era in procinto di pubblicare il bando per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione di tutte le opere inserite nel finanziamento CIPE 60/2012, ma fu costretto a sospendere la pubblicazione a causa della comunicazione di una momentanea impossibilità di emettere, per insufficienti fondi, il decreto di finanziamento, da parte dell'Assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità.
Questo gap era stato poi superato grazie alla sottoscrizione del Patto per Catania che ha riservato al settore idrico, fognario e di depurazione, e quindi anche al progetto, una aliquota importante delle risorse disponibili. Questo consentirà la realizzazione delle opere non soltanto nella zona centrale della città di Catania, ma anche in molti comuni vicini che fanno parte del cosiddetto "agglomerato". Sarà servita così una popolazione totale di circa mezzo milione di abitanti.
Nel corso della riunione i rappresentanti del Comune di Catania hanno illustrato l'attività svolta e i progetti disponibili. Hanno anche tracciato il piano di azioni formulato per procedere con la massima urgenza alla progettazione definitiva ed esecutiva di tutte le opere necessarie per superare l'infrazione comunitaria nell'intero agglomerato. Nell’occasione i dirigenti ministeriali e regionali hanno anche analizzato con attenzione ogni aspetto inerente la sussistenza e l’ effettiva disponibilità delle risorse pubbliche, al fine di evitare ulteriori incagliamenti del procedimento. Il prossimo step operativo sarà l‘invio da parte del Comune di Catania degli atti di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva della rete fognaria all' Autorità Nazionale Anticorruzione, in attuazione al protocollo di intesa sulla "vigilanza collaborativa" dell'ANAC sui progetti più importanti della città e, ottenuto il parere di adeguatezza, alla pubblicazione del bando stesso.
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