Tra un consiglio comunale straordinario, ieri convocazione insolita in mattinata, all'ennesimo confronto in Prefettura. Cambiano le sedi e gli interlocutori, ma il tema all'ordine del giorno è sempre uno: il dissesto al Comune di Catania.
Attento il prefetto Claudio Sammartino, che segue gli sviluppi costantemente, mentre i sindacati vogliono andare di corsa, procedere a tappe forzate, e mantenere accesi i riflettori, non solo metaforicamente, sulla gravissima situazione di palazzo degli elefanti, la cui incidenza non è solo sulla certezza dello stipendio per circa 6.000 lavoratori, tra dipendenti, partecipate e lavoratori delle cooperative sociali per i servizi essenziali, ma sull'intero economia che si riverbera ben oltre i confini cittadini.
Nel Consiglio convocato su richiesta del Consigliere Graziano Bonaccorso si è discusso della società di riscossione, che continua ad esercitare l'attività in proroga, dopo che il contratto è scaduto nel 2015. «Tutto in regola - assicura il vice sindaco e assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi -: presto arriveremo alla gestione in house dell'attività di riscossione, anche perché la percentuale di incassi non è certamente soddisfacente».
L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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