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Aci Sant'Antonio, prendono il via i lavori nella chiesa di Maria SS. De La Salette

Partiti oggi i lavori di ristrutturazione della chiesa di Maria SS. De La Salette, nella frazione di Lavinaio, alla presenza del Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, del delegato sindaco della frazione, Rosaria Musumeci, e del parroco, don Giuseppe Arcidiacono.

L'intervento nella chiesa danneggiata dal sisma dello scorso 26 dicembre è stato reso possibile grazie all’8 per mille. La struttura dovrebbe essere consegnata per la fruizione in sicurezza dei fedeli dopo le festività natalizie, dato che la durata dell’intervento sarà di novanta giorni.

Il costo dei lavori è sostenuto grazie all’intervento straordinario della CEI, che permetterà di accedere (in seguito all’istanza avanzata ed accettata) ai fondi dell’8 per mille. L’importo è di 78.527,72 euro, e la cifra totale utilizzata sarà di 106.947,37 euro: di questi il 30 per cento deve essere stanziato (secondo quanto previsto dalle norme legate all’8 per mille) dal richiedente, cioè dalla parrocchia, che per la partenza dei lavori si è fatta quindi carico di una spesa di circa trentamila euro.

A mettere a disposizione la cifra per conto della parrocchia è stato il parroco, don Arcidiacono: il denaro verrà raccolto in un secondo momento dai parrocchiani (che si sono già attivati), fra donazioni e attività parrocchiali.

“Si tratta di un intervento importante – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – che verosimilmente subito dopo le imminenti festività natalizie permetterà agli abitanti della frazione di assistere alla funzioni religiose nuovamente all’interno della struttura, abbandonando quella situazione di precarietà che fino ad ora, e da quasi un anno, ha costretto le celebrazioni all’interno del salone dell’Oratorio”.

“Per tutto questo va ringraziato soprattutto il parroco, don Giuseppe Arcidiacono, che con uno straordinario slancio di generosità ha anticipato per la parrocchia la somma necessaria per ottenere il finanziamento dell’8 per mille. Si tratta di una cifra non indifferente, tanto grande quanto forte è stato l’impatto di quella notte di Santo Stefano. I parrocchiani di Lavinaio, e tutti noi santantonesi, dobbiamo ritenerci fortunati perché possiamo contare su persone come lui, dal cuore grande. La mia presenza questa mattina è stata, quindi, soprattutto per don Giuseppe, perché potessi stringergli la mano a nome dell’Amministrazione e dei santantonesi tutti”.

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