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ViniMilo 2020, l'appuntamento dedicato alle produzioni vinicole d'eccellenza "Made in Etna"

Didascalia, partendo da sinistra: Marika Mannino, Giuseppe Provenzano, Alfio Cosentino e Maurizio

È stata presentata oggi, negli spazi all’aperto dell’azienda Barone di Villagrande, la ViniMilo 2020, lo storico appuntamento di fine estate dedicato alle produzioni vinicole d'eccellenza «Made in Etna».

L’edizione 2020, la numero 40, per via dell'emergenza Covid-19, dovrà rinunciare alla tradizionale festa di piazza pre-vendemmia: la pacifica folla di wine lovers (50 mila nell'edizione 2019) che, per due weekend da quattro decenni, si ritrovano - a partire da fine agosto - al fresco dei tigli di Piazza Belvedere, per esplorare centinaia di etichette dell'Etna e gustare ricette e street food siciliano che sanno di vendemmia e d’autunno.

Quest'anno, dal 28 agosto al 13 settembre, la ViniMilo torna nel piccolo borgo etneo in un'edizione che si concentra dunque sul tasting, con eventi di degustazione, formazione e approfondimenti sullo scenario dei mercati, per supportare i protagonisti del sistema vitivinicolo dell’Etna. Un'occasione per promuovere la cultura del vino, raccontare le aziende, i produttori vecchi e nuovi, fare squadra e condividere azioni e progetti per rilanciare le etichette del territorio, tenendo conto delle criticità legate al momento storico che stiamo vivendo.

«Qui a Milo - ha detto Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la coesione territoriale, intervenuto alla presentazione di oggi -, c’è un sistema territoriale legato al vino che funziona, a cominciare dalle istituzioni e dalla capacità di cooperazione di un’oculata gestione del territorio da parte dei produttori vinicoli: elementi che fanno un vino dell'Etna straordinario ma anche un modello di successo e di sviluppo nel segno di un Sud produttivo e che lavora, e non assistito e tollerato».

Il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, ha puntato l'attenzione sulla ViniMilo 2020: «Onoriamo un impegno con il territorio e la comunità con un’edizione necessariamente più contenuta per via delle limitazioni logistiche a tutela della salute pubblica. La dedichiamo con riconoscenza a tutte le donne e gli uomini del mondo del vino dell'Etna che con passione investono tempo e risorse in quest'attività e che, come confermano i numeri, produce valore per il territorio di Milo e la sua gente. Rimandiamo al 2021 - ha continuato il primo cittadino del comune catanese - la tradizionale festa di piazza e per questo difficile 2020 ci concentriamo su aziende e produttori per dialogare e mettere a fuoco soluzioni per il futuro post-Covid, a cominciare dall'imminente vendemmia».

Protagonista principale degli appuntamenti della ViniMilo è come sempre l’Etna Bianco Superiore, vino DOC che da disciplinare è prodotto da uve carricante provenienti esclusivamente dal territorio di Milo e che, come evidenziano i dati IRVOS (Istituto Regionale Viti e Oli di Sicilia) e del Consorzio Etna Doc, in cinque anni (2015-2019), ha registrato un trend costante di crescita in superficie rivendicate (da 25 a 38 ettari, +54%), in uve rivendicate (da 868 a 1.613 quintali, +85%), in vino imbottigliato (da 218 a 404 ettolitri) e in numero di produttori certificati; erano tre nel 2015, sono diventati sette nel 2019 (Barone di Villagrande, Benanti Viticoltori, I Custodi delle Vigne dell’Etna, I Vigneri di Salvo Foti, Tenuta di Fessina, Tenuta delle Terre Nere, Vivèra).

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