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Bronte, completato il consolidamento antisismico della Chiesa del Rosario

Completato il consolidamento antisismico della Chiesa del Rosario di Bronte, da ieri sera riaperta al pubblico, con una cerimonia di riconsegna da parte del sindaco Graziano Calanna all’arciprete don Alfio Daquino, alla presenza dell’onorevole Antony Barbagallo.

Al taglio del nastro, c’erano pure la baby sindaco Noemi Costanzo, gli assessori Cristina Castiglione, Giuseppe Di Mulo, Chetti Liuzzo e il vice sindaco Gaetano Messina, con delega ai lavori pubblici, che ha spiegato: «Ad aprile 2009, eventi sismici e infiltrazioni d’acqua dal tetto hanno comportato l’interdizione all’accesso per ragioni di sicurezza, poi un avvallamento nella pavimentazione e una mobilitazione dei fessurimetri, che erano allocati su archi e pareti, hanno determinato la chiusura della chiesa per motivi di protezione civile. Su incarico delle autorità ecclesiastiche un gruppo di tecnici (di cui facevo parte con il geometra Salvatore Spadaro e l’architetto Loredana Scaglione) ha predisposto un progetto per circa 1.600.000 euro che nel 2015 permise alla Curia - ha precisato Messina -, per uno stralcio di circa 800.000 euro, di partecipare ad un bando della Regione Siciliana e nel 2018 è stato finanziato.

Come amministrazione comunale, tramite l’ufficio tecnico guidato dall’ingegnere Salvo Caudullo, a dicembre 2018 abbiamo appaltato i lavori che due mesi dopo sono stati consegnati e oggi ultimati». Ieri sera, dopo Messina è intervenuto il sindaco Calanna, l’onorevole Barbagallo e padre Alfio Daquino che ha ringraziato sia l’attuale primo cittadino sia il suo predecessore, Pino Firrarello, per l’impegno profuso da entrambi durante gli 11 anni di chiusura della Chiesa, perché si potesse riaprirla al culto.

Sui lavori eseguiti, il vice sindaco Messina ha spiegato: «È stata messa in sicurezza la copertura della chiesa, con rinforzi nelle volte, realizzate capriate in acciaio a sostegno del tetto, collocate altre catene lungo la navata, oltre all’adeguamento degli impianti elettrico ed idrico e al consolidamento della pavimentazione e della parete prospiciente il corso Umberto. Le altre facciate, tra cui il prospetto principale, rientrano fra le opere della seconda trance di lavori, il cui il progetto completo è depositato agli organi competenti in attesa di finanziamento».

«Durante i lavori è stata rivenuta una cripta, con resti ossei umani sotto la pavimentazione - ha detto il vice sindaco - , che ha comportato maggiori oneri, motivo per cui non abbiamo potuto completare l’accesso alla cripta e la facciata lato collegio Maria. La cosa importante, come ha ribadito anche il sindaco Calanna - ha concluso Messina - è che la Chiesa adesso è fruibile in sicurezza».

Da sinistra: l'onorevole Antony Barbagallo, il sindaco Graziano Calanna e il vice sindaco Gaetano Messina

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