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I sindacati a Draghi: "Ci aiuti per l'investimento di Intel a Catania"

Catania, che vede fuggire la multinazionale farmaceutica Pfizer, tenta di acchiappare Intel e un investimento di 4,5 miliardi di euro. A provarci, nell’immobilismo della politica regionale, sono i sindacati. «Ci aiuti a favorire quest’enorme gesto di speranza per il rilancio della nostra economia. Catania non è da meno rispetto ad altri siti strutturati, strategici e competitivi presenti principalmente nelle regioni del nord Italia, ma una simile occasione può rappresentare un’enorme opportunità in una terra che ha fame di lavoro, oltre che un riscatto per la Sicilia e per l’intero Sud che invocano una nuova epoca di incremento economico accompagnato dalla crescita industriale», scrivono i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Il colosso americano della microelettronica investirà 80 miliardi di euro in Europa, grazie anche al sostegno fornito dal piano «Chips act». Per l’Italia è previsto un investimento pari a 4,5 miliardi di euro per la costruzione di un impianto di packaging che prevede un impatto occupazionale di 1.000 profili e 3.000 lavoratori nell’indotto. «Tra le ipotesi di scelta per la realizzazione della fabbrica , dicono Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci. - c'è anche Catania e le nostre organizzazioni sindacali si sono sin da subito attivate per supportare questo progetto che, senza dubbio, rappresenta un’occasione di straordinaria rilevanza perchè, come realtà, possiamo offrire un luogo strategico come la Zona industriale ed una manodopera altamente preparata e qualificata in rapporto ad un costo del lavoro assolutamente concorrenziale rispetto ad altre aree in Italia. La presenza, da decenni, della STMicroelectronics, azienda che già collabora a livello mondiale con Intel, con tutto il suo indotto, può favorire la decisione finale di quest’ultima nel mettere radici a Catania, laddove l’Amministrazione regionale e l’ente comunale si sono prodigati per rendere immediatamente disponibili i terreni accanto Stm»

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