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Regionali Sicilia, Di Paola: «Le imprese paghino salari integrati col Reddito»

Da sinistra Gaetano Vecchio, Antonello Biriaco, Nuccio Di Paola e Rosario Fresta

«La sburocratizzazione e la razionalizzazione delle leggi esistenti deve essere uno degli imperativi categorici del prossimo governo. Abbiamo troppe leggi, spesso contrastanti tra di loro e sovente scritte pure male, cosa che imbriglia e paralizza le imprese che invece hanno l'urgenza di correre». L’ha detto all’incontro con Confindustria Catania il candidato alla presidenza della Regione per il M5S, Nuccio di Paola.

«In Sicilia - ha detto Di Paola - abbiamo 3.300 leggi. oltre a quelle statali, un’enormità. La maggior parte sono pure inapplicate. Nel corso di questa legislatura, come M5S, abbiamo fortemente chiesto una commissione di verifica sullo stato di attuazione delle leggi che si è poi insediata e ci siamo resi conto che il lavoro da fare è enorme. Non è importante il numero delle leggi, ma la loro qualità, che oggi non è il massimo, prova ne sia la pioggia di impugnative statali che è arrivata da Roma».

Nel corso dell’incontro, Di Paola ha anche parlato del reddito di cittadinanza e dei correttivi da mettere in piedi per migliorarlo. «Va data la possibilità alle imprese - ha detto - di poter assumere persone garantendo loro un’integrazione al reddito senza far per questo perdere ai percettori il diritto al beneficio. Si otterrebbe un duplice vantaggio: le imprese non avrebbero difficoltà a reperire lavoratori e i lavoratori aumenterebbero la loro capacità reddituale».

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